NANA

Jean Renoir


Sc.: Pierre Lestringuez, dal romanzo omonimo (1897) di Emile Zola, adattato da J. Renoir. F.: Jean Bachelet, Carl Edmund Carwin, Paul Holsky. M.: Jean Renoir. Didascalie: Denise Leblond-Zola. Scgf.: Claude Autant-Lara, eseguite da Robert-Jules Garnier e da Brisset (per i giardini e i paesaggi). Cost.: Claude Autant-Lara. Op.: Alphonse Gibory, Charles Ralleigh. Ass.R.: André Cerf, Pierre Lestringuez. Cast: Pierre Lestringuez detto Pierre Philippe (Bordenave), Catherine Hessling (Nana), Jacqueline Forzane (Comtesse Sabine Muffat), Werner Krauss (Comte Muffat), Claude Autant-Lara detto Claude Moore (Fauchery), Karl Harbacher (Francis), Valeska Gert (Zoé), Jacqueline Ford (Rose Mignon), Jean Angelo (Comte de Vandeuvres), Raymond Guérin-Catelain (Georges Hugon), il corpo di ballo del Bal du Moulin Rouge. Prod.: Les Films Renoir, con la partecipazione della Delog-Film KG; 35mm. L.: 3450 m. D.: 135’ a 22 f/s. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Esistono almeno tre edizioni di Nana risalenti al 1926, l’anno in cui Jean Renoir realizza il film. La prima è quella della presentazione del film al Moulin Rouge il 27/04/1926. La seconda, del giugno 1926, è quella dell’uscita «en exclusivité» all’Aubert Palace di Parigi. Sempre per Aubert, in dicembre Renoir farà uscire nelle sale cinematografiche di tutta la Francia una nuova edizione di Nana. Il lavoro di restauro è consistito nella ricostruzione dell’edizione presentata al Moulin Rouge. L’anteprima di Nana fu tumultuosa. L’avevo preparata con una campagna pubblicitaria. Molti manifesti con Catherine Hessling nei panni del suo personaggio ricoprivano i muri di Parigi. I giornali annunciavano l’evento con grande enfasi. Avevo affittato la sala del Moulin-Rouge compresa la sua eccellente orchestra. La sala era stracolma. Gli spettatori appartenevano a due categorie nemiche. Da una parte i fautori del cinema classico che, senza sapere perché, mi consideravano uno «sporco rivoluzionario». Dall’altra quelli del cinema d’avanguardia che ugualmente senza sapere perché, mi consideravano un ardito innovatore. La proiezione ebbe luogo tra fischi e grida animalesche, frammisti ad applausi calorosi. La gente se la prendeva e si scambiava ingiurie. La moglie del regista più famoso del momento si mise ad urlare: «Sono dei Crucchi… È un film crucco… Abbasso i Crucchi…» La presentazione di Nana fu solo il preludio di quella che sarebbe stata la storia della mia carriera. È un mio destino quello di trovarmi preso tra due fuochi: i miei spettatori sono o recalcitranti o entusiasti.

Jean Renoir, Ma vie et mes films, Paris, Flammarion, 1974

Nanà porterà al pubblico, invaghito di grazie desuete, la follia della sua epoca, il lusso e la sontuosità delle sue sceonografie, e il naturalismo intelligente delle scene in cui trionfa l’arte cinematografica francese, onorata da questa realizzazione di M. Jean Renoir.


L. de Saint-Vilmer, in «La cinématographie française», n. 391, 01/05/1926

 

Copia proveniente da

Restauro realizzato da

Restaurato nel 2002 presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, un particolare ringraziamento a Jacques Poitrat

Restauro affidato alla Cineteca di Bologna da Studio Canal; con la partecipazione di ARTE France

La ricostruzione dell’edizione di Nana presentata al Moulin Rouge il 27.04.1926 è stata eseguita partendo dal negativo nitrato conservato presso Services des Archives du Film-cnc, dalla copia positiva nitrato della Cinémathèque Suisse di Losanna e dallo studio delle copie positive conservate a Tolosa, Milano e Parigi. Il lavoro di restauro è stato supportato da una ricerca sui materiali extra-filmici svolta alla Bibliothèque du Film (BiFi, Parigi), Bibliothèque de l’Arsenal (Dép. des Arts et de spectacle, Parigi), Museo Nazionale del Cinema di Torino.