MEST

Ermek Shinarbaev

Scen.: Anatoli Kim; F.: Sergei Kosmanev; Mo.: Polina Stein; Scgf.: Elena Eliseeva; Co.: Yelena Svavilna; Mu.: Vladislav Shute; Su.: Gulsara Mukatayeva; Eff. spec.: Albert Rudachenko, Viktor Zhanov; Int.: Alexandre Pan (Sungu, il poeta), Oleg Li (King-Monk), Valentin Te (novizio), Lubove Germanova (Elza), Rasim Jakibaev (Tsai); Prod.: Habibur Rahman Khan per Kazakhfilm Studios

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

In un attacco di collera un insegnante uccide un ragazzo. Un altro ragazzo viene messo al mondo con un unico scopo: vendicare la morte del fratello. La stretta collaborazione tra il maestro kazako Ermek Šinarbaev e lo scrittore russo-coreano Anatolij Kim ha prodotto tre grandi film, il più notevole dei quali è quest’opera bellissima e sconvolgente. Una vera odissea, geografica e psicologica. Uno dei film più grandi e brutali emersi dalla nuova ondata del cinema kazako.

Kent Jones

 

All’inizio degli anni Quaranta centinaia di migliaia di coreani che fin dall’Ottocento avevano vissuto nell’Estremo Oriente russo furono deportati da un giorno all’altro per ordine di Stalin perché considerati traditori e nemici dello Stato. Donne, bambini e vecchi vennero cacciati senza spiegazioni. Per molti anni la diaspora coreana, che ha coinvolto una popolazione di più di un milione di persone, è stata un argomento proibito. Vendetta è il primo film a raccontare la storia della loro tragedia.

Ermek Šinarbaev

Restaurato nel 2010 dalla Cineteca di Bologna e World Cinema Foundation presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire dai negativi camera e suono 35mm e da una copia positiva forniti dal Kazakhfilm Studio e conservati dall’Archivio di Stato della Repubblica del Kazakhstan. Uno speciale ringraziamento al regista del film per aver partecipato attivamente al restauro. Il restauro digitale ha prodotto un nuovo negativo 35mm.