MARION TALLEY SINGING “CARO NOME” FROM THE OPERA “RIGOLETTO”

THE ORIGINAL VITAPHONE PROGRAM, PRESENTED AT THE WARNERS’ THEATRE, NEW YORK, AUGUST 6, 1926 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il programma di cortometraggi che, insieme al Don Juan, segna tradizionalmente la nascita del cinema sonoro. Se al Don Juan mancava la parola (aveva solo la partitura registrata), il programma Vitaphone inizia proprio con un discorso, quello di Will Hays, lo “zar di Hollywood”, allora presidente della potentissima associazione dei produttori e dei distributori.
Seguono una serie di cortometraggi musicali, a dimostrazione di come i fratelli Warner avessero inteso il Vitaphone come un modo di fare della “radio filmata”, più che del cinema sonoro. Impiegheranno poco a comprendere le potenzialità del sistema che avevano lanciato e a lanciarsi nei film narrativi e dialogati.
Abbiamo ritenuto opportuno mantenere il programma originale nella sua interezza e compattezza; i successivi cortometraggi, infatti, assumeranno vita propria e ognuno seguirà una particolare fortuna e sfortuna distributiva.
“Il Vitaphone (…) è qualcosa di inusuale, lontano miglia e miglia dai famosi film parlati di Edison (…) Un’autorità come il professor Michael Pupin, Professore di of – Elettro – Meccanica alla Columbia e Presidente dell’American Istitute of Electrical Engineers, ha dichiarato: “La scienza non si è mai avvicinata così tanto alla resurrezione”. In realtà, il Vitaphone non è una nuova invenzione. È una combinazione di vecchie e nuove idee, un’applicazione dei principi del telefono, del fonografo e della radio. (…) I dirigenti della Warner Brothers, della Bell Telephone Company e della Western Electric Company ritengono che il Viatphone rivoluzionerà la presentazione dei film. Porterà cantanti e orchestre famosi fin nel più piccolo cinema. I proprietari delle sale saranno in grado di far accompagnare i film dalle più grandi orchestre. (…) Forse, in fondo alle loro menti, questi esperti credono che il Vitaphone potrà un giorno rendere possibile un vero e proprio film parlato. Comunque, non sono ancora stati fatti dei progetti in questo senso”. (Photoplay, 10/1926)

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