LA MORT DU DUC D’ENGHIEN

Albert Capellani

Sog.: Dal dramma storico di Léon Hennique. Int.: Georges Grand (Duc d’Enghien), Germaine Dermoz (Princessa Charlotte) Henri Houry; Prod.: Pathé (No. 3154). 35mm. L.: 267 m. D.: 14’ a 16 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Con il rapimento e l’esecuzione del giovane duca di Enghien nel marzo del 1804 il primo console Napoleone Bonaparte volle dare un esempio ai monarchici, sacrificando un aristocratico probabilmente innocuo. Durante l’800 la morte del duca è diventata oggetto di numerosi saggi storici, dipinti e rappresentazioni teatrali. Il drame historique di Léon Hennique, amico e collega di Daudet, Goncourt et Zola, citato sul manifesto del film di Capellani del 1909, andava in scena per la prima volta nel 1888 al Théâtre Libre di André Antoine. La versione cinematografica di Capellani è molto lontana dalla pièce, il regista sfrutta al massimo le possibilità del cinema, per far apparire sullo schermo eventi passati e ottenere un effetto di reale e di presente: locations che se non sono originali potrebbero esserlo, cavalli, carrozze, fortificazioni, tutto permeato di realtà. L’interesse per il cane – che sembra quasi accessorio – è tra l’altro storicamente accurato. Era un carlino di nome Mohilof (che non figura nella pièce)

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