ICH WAR NEUNZEHN

Konrad Wolf

Scen.: Wolfgang Kohlhaase, Konrad Wolf. F.: Werner Bergmann. M.: Evelyn Carow. Scgf.: Alfred Hirschmeier. Int.: Jaecki Schwarz (Gregor Hecker), Vasilil Livanov (Wadim), Alexej Ejboshenko (Sascha), Galina Polskich (ragazza sovietica), Jenny Gröllmann (ragazza tedesca), Mihail Gluzskij (generale), Anatolij Solov’ev (Starschinka), Kalmursa Rachmanow (Dsingis). Prod.: DEFA-Studio für Spielfilme. DCP.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Alla fine della Seconda guerra mondiale il tedesco Gregor Hecker (interpretato da Jaecki Schwarz) ha diciannove anni. Quando ne aveva otto i suoi genitori sono emigrati a Mosca, ma nell’aprile del 1945 torna in Germania come tenente dell’esercito sovietico. Questo film a episodi e improntato a uno stile diaristico segue Hecker e i suoi compagni dal 16 aprile al 3 maggio 1945 nel loro viaggio lungo il fiume Oder verso la regione di Berlino, documentandone i contatti con la popolazione tedesca. Hecker tenta di comprendere i tedeschi ma si trova maggiormente a proprio agio con i commilitoni russi. Ich war neunzehn è il film più personale di Konrad Wolf. Wolf aveva diciassette anni quando andò a combattere con l’Armata rossa contro la Germania nazista. Tra il 18 marzo 1943 e il 18 aprile 1945 tenne un diario di guerra, che interruppe bruscamente – lasciando una frase a metà – all’inizio della battaglia di Berlino. Il film riprende dal punto in cui il diario si interrompeva, quando il suo autore aveva diciannove anni. Wolf dirige Ich war neunzehn sobriamente, senza pathos, e così facendo crea forse il film tedesco più autentico sugli ultimi giorni di guerra. Ich war neunzehn segna l’inizio della lunga collaborazione tra Wolf e il celebre regista e sceneggiatore Wolfgang Kohlhaase. L’attore protagonista, Jaecki Schwarz, aveva solo ventun anni e frequentava il secondo anno della scuola di cinema quando si vide offrire il ruolo. Divenne in seguito uno degli attori più popolari della DEFA. Originariamente concepito con il titolo di lavorazione Heimkehr 45 (Ritorno a casa 45), Ich war neunzehn passa gradualmente da una pretesa di obiettività al punto di vista soggettivo del protagonista. Le informazioni essenziali sul conflitto e le cause e le conseguenze della battaglia di Berlino vengono presentate in maniera realistica e si riflettono nelle reazioni individuali dei personaggi, i quali in parte le confermano e in parte le smentiscono. Alcuni fatti vengono solo accennati (gli stupri, la giustizia sommaria), altri sono spiegati in dettaglio; lo stile narrativo tende soprattutto a incoraggiare il pubblico a riflettere e a trarre le proprie conclusioni. 

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