GOOD SAM

Leo McCarey, John Klorer

Sog.: Leo McCarey, John Klorer. Scen.: Ken Englund. F.: George Barnes. M.: James McKay. Scgf.: John B. Goodman. Mus.: Robert Emmett Dolan. Int.: Gary Cooper (Sam Clayton), Ann Sheridan (Lu Clayton), Ray Collins (reverendo Daniels), Edmund Lowe (H.C. Borden), Joan Lorring (Shirley Mae), Clinton Sundberg (Nelson), Minerva Urecal (Mrs. Nelson), Louise Beavers (Chloe), Ruth Roman (Ruthie), William Frawley (Tom). Prod.: Rainbow Productions · 35mm. Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Good Sam è l’ultimo dei film religiosi di McCarey e forse il più tormentato. Anch’esso si articola in una serie di episodi vagamente collegati tra loro e incentrati sulle difficoltà e le tribolazioni di una di quelle famiglie della classe media che stavano cominciando a definire l’America del dopoguerra (e che di lì a poco sarebbero state rispecchiate dalle commedie televisive). Good Sam è abitato da zone d’ombra come il quasi contemporaneo La vita è meravigliosa di Frank Capra, compresa una vigilia di Natale che sorprende il virtuoso eroe al verde e ubriaco mentre contempla il suicidio.
Considerato il più affine a McCarey tra tutti i suoi protagonisti, Sam Clayton (Gary Cooper) è un buon samaritano moderno, il quale scopre che seguire il codice della carità cristiana nel 1948 significa esporsi a un esercito di scrocconi e parassiti pronti ad approfittare della generosità altrui. Tocca a sua moglie Lu (una Ann Sheridan affettuosa, femminile e pratica) tenere in piedi la famiglia, almeno finché Sam non decide di dar via i soldi destinati all’acquisto della casa tanto sognata.
Il film pone un problema insolubile – è possibile vivere bene nel mondo di oggi? – e fatica a trovare una giusta conclusione. McCarey girò e visionò diversi finali prima di scegliere quello che conosciamo: una lunga e divagante sequenza che comprende un misto ‘alla McCarey’ di bevute, cantate in compagnia e strisciante spiritualità (sotto forma di una banda dell’Esercito della Salvezza) e conduce a un momento culminante in cui le risate si mischiano alle lacrime.
NB: Esiste una versione del film sostanzialmente diversa e della durata di 130 minuti che lascia molto più spazio al talento di McCarey per l’improvvisazione. In essa figura una magnifica scena in cui la famiglia è intenta a guardare film di famiglia e accenna un gioco a ripiglino, e un flashback in cui Lu racconta il suo primo incontro con Sam. Possiamo solo sperare che questa versione venga un giorno restaurata e resa disponibile per la proiezione.

Dave Kehr

Copia proveniente da

Copia proveniente da UCLA Film and Television Archive per concessione di Paramount Pictures