DEBURAU – Prossimamente

Sacha Guitry

35mm. L.: 112 M. D.: 4’4’’. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Intervista immaginaria inedita (Sacha Guitry, Le cinéma et moi, Ramsay, Paris, 1977).


Lei – Posso chiederle quale sia il suo parere, la sua impressione su questo film?
Io – È stata vivace e singolare per la semplice ragione che io vedevo la pièce per la prima volta. In effetti, scritta nel 1914, da me creata al Vaudeville nel 1917, ripresa al teatro Sarah Bernhardt nel 1926, ripresa infine al Gymnase nel settembre scorso, insomma non mi era mai stato possibile di vederla.
– La sua impressione vedendola recitare?

– L’impressione che io reciti la pièce di un giovanotto di ventinove anni che ho conosciuto poco tempo fa e che ho perso di vista.
– Avete apportato qualche modifica alla pièce?

– Nessuna. Non mi vedo bene a collaborare con un uomo così giovane.

– Ci dà un parere sulla pièce?

– Me ne guarderò bene. Grazie al Cielo, non ho senso critico. In quarantacinque anni che faccio questo mestiere di autore drammatico, ho osservato numerose volte come la gente che ha la pretesa di conoscere i gusti del pubblico, sia la stessa che ha la tendenza a considerare il pubblico idiota. Ora, io penso esattamente il contrario. Quando il pubblico non attraversa una crisi di snobismo, non sono lontano dal ritenerlo infallibile.

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