WUNSCHKONZERT
R.: Eduard Borsody. Sc.: Felix Lützkendorf, Eduard Borsody. M.: Wemer Bochmann. In.: Ilse Warner, Carl Raddatz, Joachim Brennecke, Ida Wüst, Hedwig Bleibreu, Heinz Goedecke, Malte Jàger, Hams H. Schaufuss, Hans Adalbett Schlettow, Walter Ladengast, Albert Florath, Elise Aulinger. P.: Ufa. D.: 74’. 35mm.
Scheda Film
Un altro film che ha commosso Goebbels, un’opera di grande impegno propagandistico, incentrato sull’unitàdel popolo tedesco in guerra, sotto l’egida di Hitler. Wunschkonzertruota attorno al concerto dell’orchestra della Wehrmacht che periodicamente la radio tedesca mandava in onda e che univaidealmente i soldati e le loro famiglie. Il film narra le storie parallele di un gruppo di soldati e delle loro famiglie, madri, mogli. Inutile dire che sono tutti eroi e che muoiono come tali, a che sono tutti egualmente felici, daperfetti nazisti.Hitler aleggia per tutto il film, i riferimenti a lui e al nazismo sono continui, ma egli appare solo per un momento, all’inizio, nello stadio di Berlino, alle Olimpiadi, quando l’intero stadio si alza in piedi a salutarlo. La sua presenza unisce il popolo tedesco e fa sìche i due protagonisti si incontrino e si innamorino.Una visione chiara quanto inquietante di come il nazismo vedeva, o voleva vedere, il popolo tedesco. “Dìtanto in tanto Goebbels venivacolto da simili stati d’animo di grande sentimentalismo, anche non influenzati da proiezioni cinematografiche. Una sera, nel marzo del 1940, insieme al buon vecchio Carl Fröelich, ci trovammo a casa sua. Avevamo appena visto alcuni giornalieri di Wunschkonzert, il film ampiamente protetto da Goebbels, e allafine ci eravamo seduti davanti al camino. Su un brano della canzone Gute Nacht Mutter…di Wilhelm Strienz avevo fatto montare le immagini di gruppi di ragazze e di soldati, e di alcune donne anziane, tra cui mia nonna. Era seduta davanti alla radio e stava lavorando a maglia, e sul suo vestito nero risaltava molto bene la croce delle suore che portava al collo. Sussurrai al vecchio Fröelich che si trattava di mia nonna e questi rimase talmente colpito da comunicarlo a Gobbels. Cosìil ministro fece proiettare una seconda volta questa sequenza che gli era piaciuta molto, ma la volle rivedere soprattutto perchécommosso dal fatto che l’anziana signora era morta poche settimane prima, per l’esattezza il 9 gennaio. Quindi la nostra conversazione si era spostatasulla lunga e tragica vita di questa donna che aveva sepolto tutti i suoi figli, sul dolore dovuto alle malattie e sullo sfruttamento esercitato dal consigliere X”. (Fritz Hippler, Die Vesstrichnung, 2. Anflage, Düsseldoff)