WOMAN

Maurice Tourneur

Scen.: Charles E. Whittaker. F.: René Guissart, John van den Broek. Scgf.: Ben Carré. Int.: Warren Cook (l’uomo), Florence Billings (la donna), Ethel Hallor (Eva), Henry West (Adamo), Flora Revalles (Messalina), Paul Clerget (Claudio). Prod.: Maurice Tourneur 16mm. L.: 567 m. D.: 68′ a 18 f/s. Bn. Copia 16mm stampata nel 1975 a partire da un duplicato negativo

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il 1918 fu l’anno più glorioso della collaborazione tra Maurice Tourneur e Ben Carré, con tre capolavori che fecero di Tourneur un regista di prima grandezza. Se The Blue Bird e Prunella sono ampiamente citati, Woman rimane ingiustamente nell’ombra. Carré disse che il film, prodotto dalla neonata compagnia di Tourneur, sarebbe stato il suo preferito se la lavorazione non fosse stata segnata dalla tragica morte del direttore della fotografia John van den Broek, annegato nei pressi di Bar Harbor. Woman permise a Carré di dispiegare la sua straordinaria gamma creativa, da Adamo ed Eva che richiamano le incisioni di Gustave Doré al chiostro gotico di Eloisa e Abelardo, dalla Roma di Claudio e Messalina al tradizionale interno bretone della sequenza della sirena. Carré ricreò nei minimi dettagli una via di Roma completa di strada lastricata e di affreschi murali con scritte in latino. Un giornalista in visita sul set raccontò l’impressione di essere tornato indietro nel tempo per ammirare l’antica Pompei. La scrupolosa direzione artistica, unita all’intelligente scelta di Tourneur di affidare i ruoli a ballerine anziché ad attrici, contribuisce alle atmosfere del film. I direttori della fotografia van den Broek e René Guissart (che subentrò dopo la sua morte) colgono brillantemente lo spirito di questo ironico ritratto della donna attraverso le epoche. Tourneur offre una risposta sensuale ed elegante alla passione dell’epoca per i vampiri. Alla sua Messalina (Flora Revalles) basta sfiorare un soldato per sedurlo, Eva schiaffeggia un Adamo inopportuno ed Eloisa rende schiavo Abelardo con un semplice sguardo. Il film fu celebrato come un autentico capolavoro. Non sfuggì tuttavia la misoginia della sceneggiatura, soprattutto nell’episodio della Guerra civile in cui una ragazza del Sud provoca l’uccisione di un soldato yankee. Oggi possiamo solo ammirare il modo in cui Tourneur riuscì a creare un film d’incantevole bellezza. Carré pose fine alla collaborazione con il regista nel 1919. Tourneur non riuscì mai più a trovare uno scenografo del suo calibro.

Christine Leteux

Copia proveniente da