WILD BOYS OF THE ROAD

William A. Wellman

Sc.: Earl Baldwìn da un soggetto di Daniel Ahem. F.: Arthur Todd. In.: Frankie Darro, Dorothy Coonan, Edwin Phillips, Rochelle Hudson. P.: First National.16 mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Ampiamente ispirata al film sovietico PutNvka v zizn’ (Il cammino verso la vita, Road to Life) di Nikolai Ekk, WiId Boys of the Road è certamente il film che più direttamente affronta la Depressione, con una notevole franchezza, pur proponendo il New Deal rooseveltiano come sua definitiva soluzione.
“La gioventù di questo paese sta facendo l’autostop per l’inferno? Potete ignorare questo fatto, voltarvi le spalle. Ma esiste!” (Variety, 26/9/33)
“A differenza di molti film sulla Depressione, WiId Boys of the Road affronta il pericoloso problema del momento. […] Il messaggio della Warner è che i ragazzi devono essere protetti dai pericoli del vagabondaggio ma questo messaggio è largamente spurio e Wellman lo stravolge ogniqualvolta gli sia possibile. La sua visione della vita dei vagabondi è quella di una vita vissuta in maniera intensa, esuberante, generosa, di una sfida”. (Russell Campbell, The velvet Light Trap, n. 15, 1975)

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