VITTORIA O MORTE
F.: Segundo de Chomón; Int: Berta Nelson (Blanche); Prod.: Itala Film
Scheda Film
Un importante segreto militare, l’ingenua figlia di un generale, un avventuriero senza scrupoli: nel 1913 gli stessi elementi che in Ma l’amor mio non muore! servono a rivisitare il melò romantico, in Vittoria o morte! si prestano al lancio sugli schermi italiani di un nuovo modello di donna ben lontana dai languori borelliani. La giovane Blanche, per salvare l’onore del padre e vendicarsi del falso corteggiatore che l’ha ingannata, non esita a gettarsi nel più spericolato degli inseguimenti che la vedranno affrontare a testa alta cielo, acqua, terra e fuoco. La donna moderna, che Blanche rappresenta, si lancia dall’aereo direttamente in mare aperto, scampa contemporaneamente a un incendio e a un naufragio, affronta rocamboleschi inseguimenti in auto e, soprattutto, non teme di usare fascino e seduzione per raggiungere i propri scopi. Al suo fianco il miliardario Wilkinson, principe azzurro al passo coi tempi che al fascino del titolo nobiliare sostituisce quello più pragmatico del denaro, appare un comprimario piacevole ma decisamente sottomesso all’energia inarrestabile della compagna. Il film, oltre che per il brio della protagonista, conquista per il ritmo e la varietà di spunti avventurosi, impreziositi dalla perizia del grande “mago degli effetti speciali” Segundo de Chomón, qui alle prese con i riflessi infuocati e le scene di panico nella spettacolare sequenza dell’incendio della nave. Gli esterni ariosi e i movimenti di macchina assecondano con efficacia le peripezie della protagonista. Il campo lungo di un cielo terso, stavolta, non fa da sfondo al bacio finale ma al rombo del decollo di un aereoplano. La copia restaurata è stata acquisita dal Museo Nazionale del Cinema di Torino nel 1992. L’intervento è stato realizzato dal Nederlands Filmmuseum di Amsterdam a partire da una copia nitrato imbibita con didascalie olandesi della collezione Jean Desmet.
Stella Dagna, Claudia Gianetto
La giovane contessa Bianca Alberti è avvicinata da una spia straniera, che si finge conte al fine di impadronirsi di certi domumenti segreti custoditi da suo padre. Dopo essere stata drogata e derubata, la giovane, resasi conto del raggiro, si mette all’inseguimento della spia noleggiando un biplano e lanciandosi poi in mare per raggiungere il piroscafo del fuggitivo. Raggiuntolo, viene però sopraffatta, legata e imbavagliata sul piroscafo che va in fiamme; ma riesce a salvarsi e a continuare l’inseguimento anche grazie all’aiuto di un gentiluomo di cui ottiene la collaborazione e l’amore riuscendo alla fine a riportare in patria i documenti e salvare cosi l’onore del padre. Uno dei rari film che vedono comparire in un ruolo principale l’attrice Berta Nelson, che rivela qui un’interpretazione sorprendente, in cui sfodera tutte le doti di una costituzione atletica fuori del comune. Nel vederla in azione in questo scatenato, pirotecnico inseguimento si rimpiange che il cinema italiano non le abbia dato maggiori occasioni di esprimere suo talento. Gli spettacolari effetti speciali del grande Segundo de Chomón, uniti alla sorprendente vitalità di questa attrice dimenticata, fanno di Vittoria o morte uno dei piu straordinari film d’azione del cinema muto, non solo italiano.