VELIKIJ UTEˇSITEL’
T. Ing.: The Great Consoler; Ass. R.: A. Hohlova; Sog.: Tratto Dalla Biografia E Due Romanzida O. Henry (Bill Porter); Scen.: A. Kurs, L. Kulesov; F.: K. Kuznecov; Ass. F.: A. Kapustjanskij; Scgf.: L. Kulesov; Ass. Scgf.: G. Rozalin; Su.: L. Obolenskij; Ass. Su.: N. Ozomov, Iu. Mlller; Mu.: Z. Fel’dman; Int.: K. Hohlov (Bill Porter), I. Novosel’cev (Jim Valentine), V. Kovrigin (Direttore Della Prigione), A. Fajt (Ben Price, Investigatore), D. Vvedenskij (Primo Carceriere), V. Rodd (Il Prigionero Nero), O. Raevskaja (Madre Divalentine), S. Sletov (Secondo Carceriere), A.Hohlova (Dulcie), G. Kravcenko (Annabel), P. Galadzev (Il Banchiere Adams; Un Giornalista), V. Lopatina (Sadie), M. Doronin (Il Locandiere), A.Gorcilin (Un Prigioniero); Prod.: I. Gorcilin, S. Skvorcov, Martynova, N. Jakovlev Per Mezrabpomfil’m; Pri. Pro.: 17 Novembre 1933 35mm. L.: 2612 M. D.: 95′ A 24 F/S.
Scheda Film
Il grande consolatore è il film più complesso e significativo di tutta la carriera di Kulesov, poiché fa riferimento agli avvenimenti della sua vita e riflette sul problema della creatività individuale nella società contemporanea. Ambientato negli Stati Uniti e vagamente ispirato a due racconti brevi di O. Henry, oltre che ad aneddoti e leggende riguardanti la vita dello scrittore, Il grande consolatore è l’unico film del cinema sovietico dell’epoca che ha il coraggio di accennare alla questione della missione sociale dell’artista e della sua libertà creativa. Composto da sequenze mute e sonore, il film è un complesso mosaico i cui elementi – testo, recitazione, effetti sonori e visivi, movimenti di macchina – contribuiscono a creare un imponente e intenso ritratto del mondo contemporaneo.
Ekaterina Hohlova