UNA GIORNATA PARTICOLARE

Ettore Scola

Sog., Scen.: Ettore Scola, Ruggero Maccari. F.: Pasqualino De Santis. M.: Raimondo Crociani. Scgf.: Luciano Ricceri. Mus.: Armando Trovaioli. Int.: Sophia Loren (Antonietta Tiberi), Marcello Mastroianni (Gabriele), John Vernon (Emanuele), Françoise Berd (portinaia), Nicole Magny (figlia del cavaliere), Patrizia Basco (Romana), Tiziano De Persio (Arnaldo), Maurizio Di Paolantonio (Fabio), Antonio Garibaldi (Littorio), Vittorio Guerrieri (Umberto). Prod.: Carlo Conti per Compagnia Cinematografica Champion, Canafox Films. D.: 106’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Capolavoro della maturità di Ettore Scola, forse la più grande interpretazione della Loren, spogliata di ogni carisma divistico e assecondata magistralmente da un Mastroianni in stato di grazia. Durante la visita di Hitler a Roma, in un condominio una casalinga rimane da sola: farà amicizia col vicino, omosessuale in attesa di partire per il confino. Il regista e il direttore della fotografia Pasqualino De Santis, per rievocare l’atmosfera di un passato plumbeo, attuano un’operazione di grande radicalità e sperimentazione visiva. Scrive Scola: “Già in partenza tutto quello che riguardava l’ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell’epoca, sono in quella tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po’ chiuso, un po’ spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo – anche se io i simbolismi li amo poco – di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione”. La Technicolor mise a punto un sistema di stampa – ENR – che permetteva di desaturare i colori per ottenere il tono fotografico voluto da Ettore Scola e De Santis. Il procedimento è ormai irriproducibile in pellicola ed è stato possibile ricrearlo solo grazie al digitale. Le lavorazioni a cura del CSC – Cineteca Nazionale sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata con la supervisione di Luciano Tovoli e dello stesso Ettore Scola. Leone d’oro per il miglior film restaurato a Venezia Classici 2014.

Emiliano Morreale

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Copia proveniente da

per concessione di Surf Film. Restaurato in 4K nel 2014 da CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Surf Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata sotto la supervisione del direttore della fotografia Luciano Tovoli, a partire dai negativi originali