The Vagabond
Scen.: Charles Chaplin, Vincent Bryan. F.: Frank D. Williams. Int.: Charles Chaplin (musicista ambulante), Edna Purviance (ragazza rapita dagli zingari), Eric Campbell (capo degli zingari), Leo White (vecchio ebreo/vecchia zingara), Lloyd Bacon (pittore), Charlotte Mineau (madre della ragazza), Albert Austin (suonatore di trombone), John Rand (suonatore di tromba/direttore dell’orchestra), James T . Kelley (orchestrale/zingaro), Frank J. Coleman (orchestrale/zingaro). Prod.: Charles Chaplin per Lone Star Mutual. Pri. pro.: 10 luglio 1916. DCP. 2 bobine / 2 reels.
Scheda Film
Da: Blackhawk Collection.
The Vagabond è spesso evocato come un doppio prototipo nel canone chapliniano: da un lato per la contaminazione, fino ad allora praticamente inedita, tra riso e pathos in cui l’emozione drammatica si infiltra nella comicità interrompendola bruscamente (ma lasciandola poi libera di esprimersi in forme ancora più ricche e sottili); dall’altro per l’introduzione dell’elemento amoroso (e in questo caso del ‘triangolo’, progenitore di una lunga serie) che traghetterà definitivamente Chaplin dal music-hall britannico e dallo slapstick sennettiano verso una narrativa a tutto tondo, in cui forma e contenuto tenderanno progressivamente a convergere. In The Vagabond questo processo è chiaramente avviato, anche se persistono elementi di ‘volgarità’ che una certa stampa dell’epoca non mancava di rimarcare. Arrivarono anche gli elogi di chi avvertì chiaro questo mutamento e contribuì a legittimare la visione artistica di Chaplin. In particolare, l’impegnato settimanale “Harper’s Weekly” pubblicò un articolo dell’allora nota attrice teatrale Minnie Maddern Fiske che esordiva così: “Un numero sempre crescente di artisti e uomini e donne di cultura stanno iniziando a considerare Chaplin come un artista straordinario e un genio della comicità – e continuava – Chaplin sarà anche volgare, ma anche Aristofane, Plauto, il teatro Elisabettiano e Shakespeare lo sono. Lo è Rabelais, Fielding, Smollet e Swift. La volgarità e l’arte più alta possono coesistere e coloro che ritengono che Charles Chaplin sia un grande artista comico aspettano da lui grandi risultati. […] Siamo fiduciosi che raggiungerà la statura artistica che sembra meritare.