The Miracle Woman
T. it.: La donna del miracolo; Sog.: dalla pièce Bless You, Sister di John Meehan e Robert Riskin; Scen.: Jo Swerling, Dorothy Howell; F.: Joseph Walker; Mo.: Maurice Wright; Scgf.: Dorothy Howell; Su.: Glenn Rominger; Int.: Barbara Stanwyck (Florence Fallon), David Manners (John Carson), Sam Hardy (Hornsby), Beryl Mercer (Mrs. Higgins), Russell Hopton (Dan Welford), Charles Middleton (Simpson), Eddie Boland (Collins), Thelma Hill (Gussie), Aileen Carlyle (Violet), Al Stewart (Brown), Harry Todd (Briggs); Prod.: Frank Capra per Columbia Pictures; Pri. Pro.: 20 luglio 1931 35mm. D.: 90’. Bn.
Scheda Film
Frank Capra e Robert Riskin, poi destinati a così lungo e importante lavoro comune, si incontrano nel segno dell’occasione mancata. Nel 1927 il giovanissimo Riskin aveva scritto insieme a John Meehan, e portato in scena producendola con mezzi di famiglia, una satira amara dell’impostura religiosa e della credulità popolare, Bless You, Sister – ispirata alla vicenda di “Aimee MacPherson, sacerdotessa d’un nuovo culto, che che dopo aver fatto dollari a palate imbrogliando gonzi, va a cadere in un tranello sessuale rovinandosi completamente” (così sintetizzava Pietro Bianchi, che vede e recensisce il film nel 1950). Dato il disastroso esito economico dello spettacolo, Riskin, nel frattempo approdato a Hollywood, sconsiglia una sua riduzione per lo schermo e in ogni caso rifiuta di curarne l’adattamento. Ma a Capra, il cui potere contrattuale è ormai significativo, il soggetto interessa molto, a patto però di ricomporlo in una visione in cui cinismo radicale e morale salvifica possano convivere e sfumare l’uno nell’altra. Ecco dunque Sister Fallon, spinta a farsi banditrice dell’inganno da una vera ferita personale e da un becero corruttore, e riscattata infine dall’amore per l’ex eroe di guerra cieco – che secondo perfetto topos mélo, proprio in quanto cieco sente meglio degli altri le roboanti sciocchezze del circo evangelico. “I motivi della frode, disperazione, redenzione e pubblica confessione ricorrono in varie forme e personaggi lungo la successiva opera di Capra, con o senza Riskin” (Joseph McBride), e infatti sorella Fallon è davvero sorella di John Doe, entrambi manovratori etero diretti ma non innocenti di masse facilmente eccitabili. Nel tempo, ha continuato a essere questa la fenomenologia del sentimento religioso che più appassiona e inquieta la cultura americana, e The Miracle Woman (“film allucinato e persino macabro […] tali e tanto forti sono i sintomi di un incendio reale e simbolico, e della incontrollabilità della società di massa, della società dello spettacolo”, Vito Zagarrio) si apparenta direttamente al capolavoro di Richard Brooks Elmer Gantry (1960) come a There Will Be Blood di Paul Thomas Anderson (2007, da Upton Sinclair). Riskin, comunque, aveva le sue ragioni: come la pièce, anche il film venne bocciato dal pubblico.
Paola Cristalli