THE LIVING NICKELODEON PART II

PARTE II:  Giochi di parole 

THE SUBURBANITE (tr. l.: La mania dei sobborghi. Biograph, 1904, D.: 8’07”).

Il sogno di una vita migliore nei sobborghi non risale al secondo dopoguerra, bensì al periodo che precede la prima guerra mondiale. Girato dall’altra parte del fiume di fronte a New York ad Asbury Park, New Jersey, questo film rivela tutte le gioie e i piaceri della vita in periferia.

Accompagnamento: motivi conosciuti del periodo: “Home on the Range”, “Wait for the Wagon”, “Oh, Dear, What Can the Matter be?”, “Rock-a-bye Baby”, “Melancholy Baby”, “It’s a Long Way to Tipperary”, “Forty-five Minutes from Broadway”, “Give My Regards to Broadway”, “The Old Grey Mare”, “I Don’t Care”, “Crown Him with Many Crowns”, “I Want to Go Back to Michigan”.

Canzoni illustrate: “Some of These Days” (1910). Parole e musica di Shelton Brooks. Immagini di Scott & Van Altena.

SCHNEIDER’S ANTI-NOISE CRUSADE (tr. l.: La crociata anti-rumore di Schneider. Biograph, 1909, D.: 5’44”).

Tra il 1907 e il 1910, molti film erano basati su motivi musicali, incluso questo gioiello poco conosciuto, diretto da D. W. Griffith e girato da Billy Bitzer e Arthur Marvin. La parte della moglie è interpretata da Florence Lawrence, la “ ragazza Biograph”.

Accompagnamento: motivi noti del periodo: “Only a Message from Home Sweet Home”, “When Johnny Comes Marching Home”, “Everybody Works but Father”, “There’ll be a Hot Time in the Old Town Tonight”, “Only a Bird in a Gilded Cage”, “My Gal Sal”, “Has Anybody Here Seen Kelly?”, “Steal Away”, “Blest Be the Tie That Binds”

Canzoni illustrate : “All Alone” (1911). Parole di Will Dillon, musica di  Harry von Tilzer. Immagini di Scott & Van Altena.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il Living Nickelodeon è un nuovo tipo di spettacolo. Ricostruendo la prassi delle esibizioni cinematografiche nel periodo precedente la prima guerra mondiale, il Living Nickelodeon raccoglie diversi tipi di intrattenimento in un programma multimediale. I film, scelti attentamente tra quelli del Museum of Modern Art di New York e della Paper Print Collection presso la Library of Congress, comprendono sia capolavori poco conosciuti di registi noti come Edwin S. Porter, D. W. Griffith e Lois Weber, sia certi film scelti per la varietà degli accompagnamenti stimolanti che presentano.

Oggi troppo spesso si pensa al Nickelodeon come a una sala cinematografica, benché vi trovassero spazio regolarmente anche gli altri media. Il Living Nickelodeon è orgoglioso di presentare i quadri di canzoni illustrate provenienti dalla collezione della Marnan collection. Queste lastre di vetro colorate a mano, di 8 x 10 cm. servivano al nickelodeon come elemento principale per l’intrattenimento e il coinvolgimento del pubblico. Come nei programmi d’epoca, anche il Living Nickelodeon fa un largo uso di annunci e pubblicità su lastre di lanterne magiche. Il Living Nickelodeon è costituito da diversi programmi brevi, ognuno dei quali esemplifica un tipo di accompagnamento diffuso nel periodo dell’ante-guerra. L’esito delle nostre ricerche dimostra che la musica, in questo primo periodo, era usata tra un film e l’altro piuttosto che durante i film. Molti film erano accompagnati da una musica di sottofondo. Altri erano accompagnati dalle canzoni che li avevano ispirati. Attorno al 1910 era una pratica comune quella di scegliere canzoni popolari come accompagnamento, ma non  per la loro musica bensì secondo le immagini suggerite dal titolo o dal testo della canzone. Nel tentativo di aiutare la audience a cogliere un periodo in cui lo spettatore era molto più attivo di quanto non lo sia diventato più tardi, il Living Nickelodeon invita a “cantare insieme”, i performer interpellano il pubblico per indurlo in un’esperienza di partecipazione attiva.

Rick Altman