THE HAUNTED HOUSE

Buster Keaton, Edward F. Cline

Scen.: Buster Keaton, Edward F. Cline. F.: Felgin Lessley. M.: Buster Keaton. Scgf.: Fred Gabourie. Int.: Buster Keaton (l’impiegato di banca), Virginia Fox (la figlia del direttore della banca), Joe Roberts (il cassiere), Edward F. Cline (un cliente della banca), Natalie Talmadge (la cliente che sviene), Dorothy Cassil (la cliente ammiccante), Mark Hamilton (un fantasma). Prod.: Joseph M. Schenck. DCP. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Quest’opera, una delle più famose del suo autore, si compone di due parti che si svolgono entrambe in luoghi chiusi. Nel primo ambiente, la banca in cui lavora, Keaton è artefice e poi vittima di un incollamento generalizzato dello spazio. La stanza finisce per assomi­gliare a una gigantesca carta moschicida sulla quale i personaggi, incollati al pavimento e tra loro, gesticolano in pose pateticamente comiche da annegati. Successivamente Keaton, a causa dei suoi pasticci, viene cacciato dal direttore e si rifugia in una casa stregata nella quale si nascondono anche i banditi, che ne azionano i meccanismi segreti, nonché un attore teatrale travestito da Mefistofele e inseguito dagli spettatori incolleriti. Questa volta la situazione è rovesciata. Keaton cade vittima della trappola prima di capirla, e dunque prima di poterla neutralizzare. […] Da uno spazio all’altro, da una stanza all’altra, arricchito da un’esperienza sempre assimilata, passa quindi dall’impotenza alla lucidità cogliendo semplicemente il gioco delle apparenze. Mai identico a se stesso dall’inizio alla fine dei suoi film, Keaton nega ogni definizione statica dell’uomo. Vivere per lui è cambiare, e cambiare significa imparare a vivere.

Jean-André Fieschi, “Cahiers du cinéma”, n. 130, 1962

Copia proveniente da

Restaurato nel 2019 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Cohen Film Collection presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Per il restauro di The Haunted House sono stati ispezionati, digitalizzati e comparati dieci elementi messi a disposizione da Cohen Film Collection e provenienti dall’archivio di Columbus (Ohio). Il primo rullo presentava un montaggio coerente tra tutti gli elementi tranne per il posizionamento di una didascalia. Il secondo rullo presentava invece importanti differenze di montaggio tra i vari elementi. Grazie a uno studio approfondito di tutti i materiali a disposizione, si è potuto stabilire che il positivo 16mm fosse l’elemento più attendibile. Per la ricostruzione sono stati considerati cinque elementi, tutti provenienti da Cohen Film Collection: due duplicati negativi di quarta generazione (DN_RR3030 e DN_RR14563), un duplicato positivo di terza generazione (DP_RR31461), un positivo di quinta generazione (POS_RR2143) e un 16mm (POS_RR3068) solo per un’inquadratura mancante in tutti gli altri elementi.