THE CAT AND THE CANARY
Sc.: Robert F. Hill, Alfred A. Cohn. F.: Gilbert Warrenton. In.: Laura La Plante (Annabelle West), Creighton Hale (Paul Jones), Tully Marshall (Roger Crosby), Forrest Stanley (Charlie Wilder), Gertrude Astor (Cicily Young), Flora Finch (Susan Sillsby), Arthur Edmund Carewe (Harry Blythe), Martha Mattox (“Mammy” Pleasant), George Siegmann (Hendricks), Lucien Littlefield (Dr. Patterson), Joe Murphy (Milkman), Billy Engle (conducente di taxi). P.: Carl Laemmle per Universal. 35mm. L.: 2000m D.: 80’ a 22 f/s.
Scheda Film
“Nel settembre 1927, escono negli Stati Uniti due film realizzati da tedeschi che lavoravano per la prima volta a Hollywood: The Cat and the Canary di Paul Leni e Sunrise di F.W. Murnau. Per la maggior parte dei critici questi due lungometraggi sottolineano, ciascuno a modo suo, la grande influenza del cinema tedesco su quello americano della fine degli anni venti (Ernst Lubitsch si è già imposto a Hollywood e altri si stanno velocemente adattando al cinema americano). Si notano in particolare i movimenti di macchina, gli effetti speciali nelle ‘sequenze di montaggio’ delle scene iniziali e le scenografie costruite in stile espressionista. Per la Fox Film Corporation, Sunrise fu un progetto importante e assai prestigioso ma, contemporaneamente, una delusione economica. Il successo di The Cat and the Canary incoraggiò l’Universal a promuovere questo genere di produzione fino agli anni trenta.
Il thriller aveva le sue radici nel gusto del teatro di Broadway per il mistero. The Cat and the Canary, allestito nel 1922, fu un altro grande successo della scena. In queste pièce, gli eroi sono dei personaggi che si ritrovano, spesso di notte, in una casa incantata a partecipare a un ballo in maschera o alla lettura di un testamento. Qui incontrano esseri deformi, folli che, utilizzando passaggi segreti, si aggirano nella casa e, per vendetta o semplice istinto maligno, terrorizzano gli invitati. Il primo film di questo tipo, One Exciting Night (1922) di Griffith non ebbe seguito. Ma dopo gli adattamenti di successo rappresentati da The Bat (1926) e The Cat and the Canary, la casa infestata divenne uno dei luoghi più frequentati dal cinema. Uno degli ultimi esempi muti significativi fu Seven Footprints to Satan (1929) del regista danese Benjamin Christensen.
Il successo di The Cat and the Canary spinse la Universal a proporre un nuovo film del mistero a Paul Leni, The Chinese Parrot (1928), che avrà ugualmente un’ottima accoglienza. La sua terza produzione per gli studios fu un film in costume molto ambizioso, The Man Who Laughs (1928). L’incasso del film fu deludente e per questo la Universal propose a Leni di tornare al thriller gotico con The Last Performance (1928), una storia che mette ancora in scena un gruppo di persone condannate, stavolta dentro un vecchio teatro abbandonato nel quale si nasconde un aggressore misterioso.
Leni morì di setticemia nel 1929. Se non avesse incontrato questa fine tragica sarebbe diventato senz’altro uno degli autori di punta dei film di suspense che la Universal produsse in serie nel corso degli anni trenta. La maggior parte di questi film verrà infatti realizzata da registi stranieri (Whale, Florey, Freund), il che contribuisce a far sì che vi si respiri come un’atmosfera europea, quella che, agli occhi degli americani, caratterizza il genere stesso”.
(Kristin Thompson, Les Cahiers du Muet, n. 17, 1994)