SURCOUF
Sog.: dal libro Histoire de Robert Surcouf (1842) di Charles Cunat. Scen.: Arthur Bernède. F.: Frank DaniauJohnston, Mérobian. Scgf.: Louis Nalpas. Int.: Jean Angelo (Robert Surcouf), Antonin Artaud (Jacques Morel), Thomy Bourdelle (Marcof), Maria Dalbaicín (Madiana), Jacqueline Blanc (MarieCatherine), Pierre Hot (Dutertre), Johanna Sutter (Tagore), Daniel Mendaille (Bruce), Louis Monfils (Commodoro Rewington), Georgette Sorelle (signora Bruce). Prod.: Société des Cinéromans. DCP. D.: 40’. Bn.
Scheda Film
A volte più vicino all’inverosimiglianza dei serial all’americana che alla storia marittima, questo feuilleton cinematografico sulle avventure del corsaro di Saint-Malo ideato da Arthur Bernède, il popolare autore di Belphégor e Judex, spicca soprattutto per l’utilizzo prevalente di scenari naturali. Il regista Luitz-Morat (alias Maurice Radiguet), inizialmente attore sotto la direzione di Feuillade e Fescourt, si era distinto a partire dagli anni Venti per le sue complesse riprese in esterni in Tunisia, in Marocco e in Italia. Questa volta dà libero sfogo al suo senso del paesaggio piazzando le macchine da presa in Bretagna dove sfida un tempo burrascoso. Le riprese si svolgono nel giugno e luglio del 1924 à Saint-Malo (Bastion de la Hollande, isola del Grand Bé), a Saint-Servan-sur-Mer al castello di Riancourt (dove morì Surcouf) e nella casa natale del corsaro, a Rothéneuf, a Saint-Lunaire, a Dinan (quartiere di Jerzual), nel porto di Paimpol, a Lorient, a Saint-Nazaire e a Brest. I discendenti di Surcouf (tra cui il barone Joseph Surcouf, avvocato alla Corte d’appello di Parigi) prestano accessori autentici e fungono da consulenti storici. À Paimpol, un peschereccio a tre alberi per la pesca del merluzzo viene trasformato nella fregata “Confiance” e utilizzato come set galleggiante. Il reggimento di Saint-Malo e i fucilieri marini di Lorient (dove sono ricostruiti i pontoni inglesi) forniscono le comparse, cui viene aggiunto qualche volto locale per un tocco di colore in più. Il resto viene girato negli studi Levinski/Pathé-Nathan di Joinville-le-Pont, dove Luitz-Morat fa allestire la “Kent” e l’intera prua della “Confiance”. Le battaglie navali con vascelli in miniatura non vengono filmate in una vasca ma su una superficie liscia e scintillante, e i modelli in scala ridotta vengono spostati fotogramma per fotogramma.
Il serial fu un grande successo al botteghino e venne distribuito all’estero. Arthur Bernède (il cui nonno, procuratore del re, aveva conosciuto personalmente Surcouf) ne trasse un cineromanzo, Surcouf, roi des corsaires, uscito a puntate su “Le Petit Parisien” tra febbraio e aprile 1925.
Hervé Dumont, Encyclopédie du film d’Histoire, hervedumont.ch