SUBMARINE

Frank Capra

Supervisione: Irvin Willat. S.: Norman Springer. Adattamento: Winifred Dunn. M.: Arthur Roberts. F.: Joe Walker. In.: Jack Holt (Jack Dorgan), Ralph Graves (Bob Mason), Clarence Burton (il comandante), Arthur Rankin, Dorothy Revier. P.: Columbia. 35mm.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Submarine, girato muto, fu distribuito con una colonna sonora di effetti e rumori. La copia restaurata dal Nederlands Filmmuseum verrà presentata con un accompagnamento musicale che include effetti sonori eseguiti dal vivo con un “Pandemonium”. Submarine fu il primo film a grande budget della Columbia: il suo costo superò largamente i preventivi fino ad allora stanziati per le produzioni di questa Casa che, agli inizi del sonoro, aveva deciso di affrontare le Majors sul loro stesso campo, abbandonando i filmetti seriali in cui s’era mossa fino a quel momento. Pur avendo sotto contratto Irwin Willat, un regista che aveva dato buona prova negli ultimi anni del muto, il boss della Columbia, Harry Cohn, preferì affidargli la sola produzione del film, chiamando Frank Capra a dirigerlo, avendo constatato come nei sette mesi precedenti il regista di origine siciliana avesse realizzato cinque film a basso costo, rispettando i tempi di lavorazione, restando nei preventivi e riportando ottimi risultati di cassa.
Nella sua filmografia, Capra racconta come risolse una delle scene più emozionanti del film, quella del sottomarino sul fondo del mare, utilizzando un giocattolo comperato per cinquanta cents nel drug-store all’angolo di casa sua ed immergendolo nell’acquario che faceva bella mostra di sé nello studio di Cohn; e con una bustina di soda nel casco del palombaro creò l’effetto delle bollicine d’aria.
Presentato come “potente dramma del mare”, Submarine riscosse un vasto successo, incassi fino ad allora mai entrati nelle casse della Columbia, ed ebbe uno sfruttamento prolungato sia nei cinema di prima visione che in quelli minori.
Ralph Graves e Jack Holt, i due protagonisti, vennero riciclati, sempre diretti da Capra in Flight (1929) e Dirigible (1931), due film che riprendevano gli stessi motivi di Submarine: una coppia di militari in missione avventurosa, in cui alla fine uno salvava l’altro ed entrambi facevano a cazzotti per la stessa ragazza, un canovaccio che la Columbia sfrutterà molte altre volte negli anni Trenta, con la coppia Victor Mc Laglen e Chester Morris (o Richard Dix). (Vittorio Martinelli)
La Columbia e la Marina degli Stati Uniti si sono messe insieme alla grande questa volta: la Columbia ha così ottenuto con poca spesa un film di casetta e la Marina della propaganda di valore. Il film si riferisce esplicitamente allo sfortunato S-44, speronato e affondato da un incrociatore durante manovre militari nelle acque della California, alcuni anni fa. […] Senza entrare nelle polemiche che seguirono gli incidenti, Submarine mostra il punto di vista della Marina. Usare l’S-44 non è stata una buona idea, né in senso narrativo, né in senso propagandistico. La storia dell’S-44 non è finita felicemente ed eroicamente nelle realtà come nel film. […] Submarine è un film forte ed emozionante. […] La lotta dell’uomo contro le forze della natura è sempre drammatico e gli inani sforzi della Marina di portare aria all’equipaggio che sta lentamente asfissiando è drammatico di per sé. […] Le riprese sottomarine sono eccellenti, non si notano trucchi che possano spezzare l’illusione. Submarine ci dà un senso di novità, di suspense e – vero o meno – di autenticità. (Variety, 9/5/1928)

Copia proveniente da