STÜRME DER LEIDENSCHAFT

Robert Siodmak

Sc.: Robert Liebmann, Hans Müller. F.: Günther Rittau. M.: Friedrich Hollaender. Scgf.: Erich Kettelhut. In. (versione tedesca): Emil Jannings (Gustav Bumke), Anna Sten (Anna), Trude Hesterberg (Yvonne), Franz Nicklisch (Willy Prawanzke), Otto Wernicke (Goebel, commissario della polizia criminale), Hans Deppe (Nuschler), Hans Reimann (Max), Julius Falkenstein (Paul), Anton Pointner (Ralph Kruschewski, fotografo). In. (versione francese): Charles Boyer (Ralph Schwarz), Odette Florelle (Ania), Clara Tambour (Yvonne), Robert Arnoux (Willy), Marcel André (il commissario), Armand Bernard (Stotterer), Lucien Callamand (Max), Marcel Vallée (Paul), Thomy Bourdelle (Gustave Krouschewski, fotografo). P.: Erich Pommer per Ufa, Berlino/Alliance Cinématographique Européenne, Parigi. 35mm. L.: 2566m. D.: 90’ a 24 f/s.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il film di Siodmak, girato sonoro nel 1931, fu distribuito in Italia in una versione a dir poco “curiosa”, a causa della impossibilità tecnica di realizzare una versione doppiata. Così, la Pittaluga ha sostituito le parti dialogate con una musica scritta per il film ma piuttosto inadeguata, ha inserito le didascalie italiane e ha mantenuto solamente le parti cantate del sonoro originale. Purtroppo, la copia conservata dalla Cineteca Italiana di Milano è l’unica copia nota del film di Siodmak e non è stato possibile restaurare il suono originale; fortunatamente, la qualità delle immagini è assolutamente straordinaria e conferma la levatura del cinema tedesco di quegli anni e la grande attenzione posta da Siodmak nella costruzione di tutti i suoi film.

“Due fonti di ispirazione sono ben evidenti: il coevo gangster movie americano e il romanzo di Alfred Döblin Berlin Alexanderplatz (1929). Anche Tumultes, come Little Caesar, è dominato da un gangster/dittatore, che incurante soddisfa il proprio desiderio, prendendo tutto per sé, nel tentativo di far valere la sua legge ed il proprio mondo grazie alla sua fanatica volontà; tentativo destinato ad un tragico fallimento. Che il palcoscenico di provincia di Berlino Nord non sia altro che un riflesso del grande mondo del crimine è denunciato ironicamente dallo stesso film. Un vecchio compagno del boss berlinese manda una cartolina dall’America; in essa annuncia fieramente di essere entrato con successo nella banda di Al Capone.

(Karl Prümm, Universeller Erzähler. Realist des Unmittelbaren, in Siodmak Bros., a cura di W. Jacobsen e H. H. Prinzler, Berlin, Argon, 1998).

Copia proveniente da