STAGE STRUCK

Allan Dwan

Sc.: Forrest Halsey. In.: Gloria Swanson (Jenny Hagen), Lawrence Gray (Orme Willson), Getrude Astor (Lillian Lyons), Marguerite Evans (Hilda Wagner), Ford Sterling (Waldo Buck), Carrie Scott (Mrs. Wagner), Emil Hoch (Mr. Wagner), Margery Whittington (soubrette). P.: Famous Players-Lasky Corp. 35mm. L.: 1958m. D.: 80’ a 22 f/s. Bn con sequenze a colori (technicolor)

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Gloria Swanson aveva partecipato a dodici produzioni Paramount, tra cui alcuni successi memorabili quali Beyond the Rocks, con Valentino e Zaza, diretto da Allan Dwan, regista sotto la cui direzione Gloria lavorava più felicemente che con ogni altro, eccetto DeMille. La combinazione fortuita raggiunse il suo meglio in Manhandled (1924). Nel 1925 fece la sua comparsa un altro efficace veicolo espressivo della coppia Allan Dwan – Gloria Swanson: Stage Struck. Di nuovo Gloria compare nel ruolo di un membro della classe operaia oppressa.

James Card, Seductive Cinema. The Art of Silent Film, Minneapolis, University of Minnesota Press, 1994

Fu la prima volta che ricordo qualcuno usare il Technicolor. “Proiettiamo dei colori sui muri.” “Oh, non si può fare.” “Perché? Si fa nel teatro. Metta il magenta davanti ai riflettori e cambi tutto dal rosa al blu. Infatti, lo può cambiare mentre riprende.” “Oh, non funzionerà.” “Beh, perché non proviamo?” Alla fine lo facemmo e, perbacco, l’effetto era grandioso – semplicemente perfetto. Questi colori riuscirono bene come i costumi, e questo aggiunse effetto alla sequenza (mi ricordo che in quella sequenza Nita Naldi era vestita come la Regina di Saba, o qualcosa del genere). Ma, si sa, il Technicolor avrebbe dato prove di sostanza e nessuno ne aveva molto bisogno. Non ci saremmo mai sognati di usarlo per un intero film – ma per una corta sequenza di quel tipo, penso fosse efficace.

Allan Dwan in Peter Bogdanovich, Allan Dwan the last pioneer, London, Studio Vista, 1971

Copia proveniente da