SOGNO DI UN TRAMONTO D’AUTUNNO

Luigi Maggi

Sog.: dall’omonima pièce di Gabriele D’Annunzio. Scen.: Arrigo Frusta. F.: Giovanni Vitrotti. Int.: Mary Cléo Tarlarini (Gradeniga), Mario Voller Buzzi (Orseolo), Lola Visconti Brignone (Pantea), Antonietta Calderari (Pentella), Gigetta Morano, Giuseppina Ronco (ancelle di Gradeniga), Filippo Costamagna, Oreste Grandi, Paolo Azzurri, Ernesto Vaser (seguito di Pantea). Prod.: S.A. Ambrosio. 35mm. L.: 313 m. D.: 17′ a 18 f/s Imbibito

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Gradeniga scopre che il suo amante Orseolo la tradisce con Pantea. In un crescendo di tensione gli spazi della messinscena restano distanti ma a portata di sguardi sempre più feroci. Frusta disegna un fatale scollamento tra chi agisce ignaro e noncurante, chi osserva e chi asseconda la follia omicida. Mentre i due amanti amoreggiano a bordo di una nave in festa, Gradeniga manda a chiamare una maga per vendicarsi della rivale. Amore. Gelosia. Vendetta. Morte. Temi purtroppo sempre attualissimi, qui ambientati tra ovattate nebbie del Brenta, velluti dannunziani e vascelli del peccato. Lei, altera dogaressa, lui, il solito playboy, l’altra la solita lussuosa e lussuriosa meretrice; invece di una sbrigativa rivoltella, micidiali spilloni conficcati in una statuetta di cera. Muore l’odiata rivale ma con lei muore anche l’amato, vittime della passione estrema di Gradeniga che, quasi in uno stato di nefasto incantamento, annienta e incenerisce l’amore stesso.

Copia proveniente da

Restaurato da EYE Filmmuseum presso il laboratorio Haghefilm a partire da una copia nitrato colorata conservata da EYE Filmmuseum (Desmet Collection). Copia acquisita dal Museo Nazionale del Cinema nel 1994