RAPT

Dmitri Kirshanov

R.: Dmitri Kirshanov. Sc.: Benjamin Fondane, Stefan Markus, dal romanzo La séparation des races di Charles-Ferdinand Ramuz. F.: Nicolas Toporkoff, Vilttor Gluck, Oskar Schnirch M.: Arthur Honegger, Arthur Hoérée. Scgf.: Erwin Scharf. In.: Dita Parlo (Elsi), Geymond Vital (Firmin), Nadia Sibirskaïa (Jeanne), Lucas Gridoux (Manu l’idiota), Auguste Bovério (Mathias), Dyk Rudens (Hans), HansKasparllg (Gottfried), Jeann-Marie Laurent (la madre di Firmin), C.F. Ramuz. D.: 102’. 35mm.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Rapt, che allinea i nomi prestigiosi di Ramuz e Honegger, è il frutto di una congiuntura artistica eccezionale. La sua elaborazione risale al ritorno del “magnate letterato” zurighese Stefan Markus, stabilitosi a Parigi, dove si era distinto più di una volta nel campo delle superproduzioni internazionali. Fondando appositamente la Mentor-Film, con un minicapitale di 20.000 franchi svizzeri, Markus, maturato dalla sua lunga esperienza degli ambienti cinematografici francesi, cerca di porre le basi di una industria svizzera durevole, ma di formato europeo. Spirito letterario, dotato di vasta cultura, già autore drammatico e romanziere, Markus aspira a porre la sua nuova società sotto gli auspici dei letterati svizzeri. I primi comunicati della Mentor fanno menzione di Im Schatten des Matterhorns / A l’ombre du Mont Cervin, una sceneggiatura originale di Markus e del poeta Paul Ilg, di due novelle di Keller, e de La séparation des Races di C.F.Ramuz. Markus decide di iniziare l’attività produttiva da quest’ultima opera, ribattezzata Rapt, con l’accordo del suo autore. Rapt presenta cinque singolari caratteristiche che lo fanno uscire dalla schiera dei prodotti correnti: a) primo adattamento di Ramuz per lo schermo; b) cast internazionale con una forte dominante slava; c) utilizzo sottile del bilinguismo, all’alba del sonoro (ognuno parla la sua lingua); d) musica firmata da Honegger-Hoérée; e) stile suggestivo legato all’estetica del muto. […] le ricerche estetiche di Kirshanoff si sovrappongono a quelle di Hoérée e Honegger per il contrappunto sonoro. Quest’ultimo sviluppa, dal 1931, l’idea di un’opera cinematografica basata sulla coincidenza di un montaggio che contrasti con la continuità dell’orchestrazione musicale. In Rapt strofe potentemente evocatrici rimpiazzano molte volte le parole o i rumori (la tempesta), arricchendo l’impatto visuale della loro propria espressività, introducendo una serie di ingegnose invenzioni (come per esempio il suono registrato al contrario). Questi fattori fanno di Rapt l’opera svizzera più intrigante ed originale dei cinque primi decenni del cinema. (Hervé Dumont, Histoire du Cinema Suisse)

Solo Dita Parlo sfrutterà il lancio di Rapt per inaugurare la sua carriera francese, che le valse alcuni ruoli in film memorabili (L’Atalante e La grande illusion su tutti).

Copia proveniente da