PORTRAIT OF GINA

Orson Welles

T. alt.: Viva Italia. Scen.: Orson Welles. Int.: Gina Lollobrigida, Orson Welles, Vittorio De Sica, Rossano Brazzi, Anna Gruber, Paola Mori (se stessi). Prod.: Leonard H. Goldenson per ABC · 35mm. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Portrait of Gina (o Viva Italia, ambedue i titoli sono inventati dai distributori postumi) fa parte degli innumerevoli film abbandonati da Welles a vari stadi di compimento e scoperti dopo la sua morte. Nel desiderio di ritrovare in televisione il ruolo pioniere che aveva incarnato vent’anni prima alla radio, Welles moltiplica negli anni Cinquanta i tentativi di ritagliarsi uno spazio, sia nel documentario sia nel genere di finzione. Tra le riprese di Rapporto confidenziale (1954-1955) e di L’infernale Quinlan (1957) Welles aveva diretto per la televisione privata inglese Around the World with Orson Welles, una serie di documentari girati in vari paesi europei. Tornato in Italia all’inizio del 1958, Welles convince il canale televisivo americano ABC a commissionargli una nuova serie, Orson Welles at Large, la cui prima puntata sarà un ritratto dell’Italia ostentatamente incentrato sull’attrice Gina Lollobrigida.

Il film è un patchwork di scene la cui fragile coerenza poggia esclusivamente sugli interventi di Welles, al contempo giornalista sul campo e ospite del programma. È soprattutto un autoritratto dello stesso Welles, che manipola abilmente le risposte dei suoi interlocutori, in modo tale che tutti, da Rossano Brazzi a Vittorio De Sica o a Gina Lollobrigida, sembrino illustrare la difficoltà di far riconoscere il proprio talento in patria.

Rifiutato da ABC, il documentario non viene trasmesso e il progetto della serie sarà abbandonato. A lungo considerato perduto, il film è stato ritrovato quasi trent’anni dopo in un baule lasciato da Welles all’Hotel Ritz di Parigi. Viene quindi proiettato nel 1986 alla Mostra di Venezia, ma Gina Lollobrigida, scontenta del risultato, ne fa vietare qualsiasi ulteriore diffusione ufficiale.

Jean-Pierre Berthomé