PAVEL KORČAGIN

Aleksandr Alov, Vladimir Naumov

Sog.: dal romanzo Come fu temprato l’acciaio di Nikolaj Ostrovskij. Scen.: Konstantin Isaev. F.: Il’ja Min’koveckij, Suren Šachbazjan. Scgf.: Vul’f Agranov. Mus.: Jurij Ščurovskij. Int.: Vasilij Lanovoj (Pavel Korčagin), El’za Leždej (Rita Ustinovič), Tamara Stradina (Tonja Tumanova), Vladimir Marenkov (Ivan Žarkij), Pavel Usovničenko (Žuchraj), Dmitrij Miljutenko (Tokarev), Aleksandr Lebedev (Nikolaj Okunev), Lev Perfilov (Franz Klaviček), Viktor Stepanov (ragazzino arruffato), Lidija Piktorskaja (madre di Korčagin). Prod.: Kiev film studio. 35mm. D.: 100’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel 1934 Nikolaj Ostrovskij pubblicò il romanzo (vagamente) autobiografico di Kak zakaljalas’ stal’ (Come fu temprato l’acciaio), destinato a diventare un classico del realismo socialista che segnò il primo stalinismo. Il suo protagonista, Pavel Korčagin, combatte per realizzare la propria visione comunista anche quando si ritrova invalido, sulla soglia della morte, sofferente. Al protagonista di Ostrovskij si ispira Aleksej Mares’ev, l’eroe di guerra realmente esistito del film di Stolper Povest’ o nastojaščem čeloveke (Storia di un uomo vero, 1948; tratto dal romanzo omonimo di Boris Polevoj), che diventa pilota di caccia durante la Seconda guerra mondiale e continua a combattere anche dopo aver perso entrambe le gambe. Pochi anni prima, nel 1942, Mark Donskoj aveva già scritto un primo adattamento cinematografico del romanzo di Ostrovskij per incoraggiare il popolo sovietico nella lotta contro la Germania nazista: l’opera che ne era derivata era più fedele agli imperativi del momento storico rispetto alla lettera e allo spirito del romanzo. L’adattamento successivo era destinato a diventare un film emblematico sia per la coppia di registi, Aleksandr Alov e Vladimir Naumov (entrambi allievi di Igor Savčenko), sia per l’epoca: Pavel Korčagin è una grande produzione a colori dai toni tenui e cupi, con un eroe contraddistinto da uno schivo fanatismo che lo fa apparire a volte patetico, a volte semplicemente spaventoso, esempio ineguagliabile di dedizione alla causa, in un film folle mosso da un’ambizione artistica tutta urlo e furore. Si osservi il modo in cui Alov e Naumov raccontano la carne, il corpo, come ne mostrano la fragilità, la vulnerabilità al ghiaccio e al gelo: qui essere uomini è un calvario. La loro lettura di Ostrovskij fu ovviamente giudicata così appropriata che alla sceneggiatura di Pavel Korčagin si ispirò un terzo adattamento del romanzo, nel 1975, questa volta un film per la Tv diretto in maniera più sensibile che abile dal maestro ucraino dello stile poetico Nikolaj Maščenko.

Olaf Möller

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