Partijnyj Bilet

Ivan Pyr'ev

T. int.: Anna [La tessera del Partito]. Scen.: Katerina Vinogradskaja. F.: Anatoli Solodkov. Scgf.: Vasilij Rachal’s. Mu.: Valerij Želobinskij (testi delle canzoni di Viktor Gusev). Su.: Vjacˇeslav Lešcev. Int.: Ada Vojcik (Anna Kulikova), Andrej Abrikosov (Pavel Kurganov), Igor’ Maleev (Jaša), Anatolij Gorjunov (Fedor Ivanovicˇ), Marija Jarockaja, Sergej Antimonov, Inna Fëdorova. Prod.: Mosfil’m. Pri. pro.: 7 aprile 1936 35mm. D.: 93’. 

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo film è responsabile della cattiva fama di Pyr’ev, almeno stando alle versioni ufficiali: è a causa di La tessera del Partito che il regista è ricordato come una delle figure più ambigue del cinema sovietico. Poco importa che (ancora una volta) il film fosse finito nei guai. A salvarlo fu Stalin in persona, che ne ‘comprese’ la genialità e diede il suo beneplacito, ‘ribattezzandolo’ (il progetto era inizialmente intitolato Anna, poi Anka). La trama, che ruota attorno al reato di sabotaggio (“atti intenzionali miranti a ostacolare il normale funzionamento delle organizzazioni cooperative dello Stato”), suona un po’ forzata e improbabile. Originariamente aveva uno sviluppo molto diverso, ed è significativo che tutta la bellezza e i pregi del film vengano dalle prime stesure della sceneggiatura. Per esempio, Anna, la ragazza di cui è innamorato l’antieroe Pavel, è una nuova donna sovietica come non se ne vedevano spesso al cinema: intelligente, indipendente, provocante nella sua semplicità, piacevolmente concreta e disinvolta. Anna non è un’icona del nuovo mondo proletario ma una realtà in carne e ossa. E poi ci sono gli spazi: i dintorni di Mosca dove Anna vive con la sua famiglia hanno un che di pastorale (è un mondo che Pyr’ev sembra conoscere molto bene, essendoci vissuto subito dopo essere giunto nella capitale); la fabbrica è puro costruttivismo; e infine c’è la metropoli, a un tempo magnifica e minacciosa. Una curiosità: all’epoca di La tessera del Partito Pyr’ev non era membro del Partito comunista. Lo sarebbe diventato solo all’inizio degli anni Cinquanta.

 

Copia proveniente da