OON SHAB KE BAROON OOMAD YA HEMASE-YE ROOSTA ZADE-YE GORGANI

Kamran Shirdel

Scen.: Esmaeel Noori Ala, Kamran Shirdel. F.: Naghi Maasoumi. M.: Fatemeh Dorostian. Int.: Nosratollah Karimi (narratore). Prod.: Ministero della Cultura e dell’Arte dell’Iran. DCP. D.: 40‘. Bn.

Il negativo originale è stato scansionato e restaurato digitalmente in 2K nel 2012 da Pishgamane Cinemaye Arya grazie al finanziamento del National Film Archive of Iran. A causa di alcuni errori verificatisi al tempo della realizzazione del film, la pellicola presentava danni da corrosione. Tali danni sono stati corretti e un nuovo negativo è stato realizzato e approvato dal regista / After scanning the original negative in 2K, digital restoration was done by Pishgamane Cinemaye Arya in 2012 with funding by the National Film Archive of Iran. Due to some laboratory errors in the processing stage of the film’s production, the original negative was damaged with circular corrosion. These circles were removed and a new negative was produced and approved by the film’s director

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo documentario satirico è un corso accelerato sull’Iran degli anni Sessanta. Si sparge rapidamente la notizia che un eroico ragazzino di campagna ha scongiurato un disastro ferroviario. Il caso, via via confermato e contestato da autorità locali e giornalisti, fa presto sorgere dubbi e genera una gran confusione, tanto che alla fine nessuno sa esattamente chi ha salvato chi.

Nato nel 1939, Shirdel è ricordato soprattutto per i suoi documentari clandestini sulle fasce più povere della popolazione e per il remake di Fino all’ultimo respiro intitolato Sobh-e Rooz-e Chaahaarom (The Morning of the Fourth Day, 1972). Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, prima di Oon shab ke bnaroon oomad aveva girato altri film prima finanziati e poi messi al bando dal governo iraniano, e mai proiettati sotto lo Scià. Anche questa storia anti-autoritaria alla Rashomon fu inizialmente vietata, per essere giudicata innocua sei anni dopo. La prima si svolse al Festival Internazionale del Cinema di Teheran, dove il film vinse il premio per il miglior cortometraggio.

Copia proveniente da