NOW I’LL TELL
Sog.: dall’autobiografia di Mrs. Arnold Rothstein [Carolyn Green Rothstein]. Scen.: Edwin J. Burke. F.: Ernest Palmer. M.: Harold D. Schuster. Scgf.: Jack Otterson. Int.: Spencer Tracy (Murray Golden), Helen Twelvetrees (Virginia Golden), Alice Faye (Peggy Warren), Robert Gleckler (Al Mossiter), Henry O’Neill (Tommy Doran), Hobart Cavanaugh (Freddie Stanton), J.P. Huntley (Jack Hart), Shirley Temple (Mary Doran), Ronnie Cosby (Tommy Doran Jr.). Prod.: Winfield R. Sheehan per Fox Film Corporation. 35mm. D.: 87’. Bn.
Scheda Film
Storia del “più grande giocatore d’azzardo di New York”, ne documenta l’ascesa e la caduta tra il 1909 e 1928. Con il suo intreccio di relazioni amorose, dipendenza dal gioco e rivalità tra bande, Now I’ll Tell si rifà alla vita di Arnold Rothstein, famigerato gangster dalle amicizie influenti che ispirò anche il Meyer Wolfsheim di Il grande Gatsby. Il film è più fedele ai fatti reali, essendo stato scritto da Mrs. Arnold Rothstein, pseudonimo di Carolyn Greene (poi Carolyn Rothstein Behar), vedova del gangster.
Malgrado il realismo e l’aderenza ad alcuni fatti (il ritrovo abituale di Rothstein e il suo ‘ufficio preferito’, il ristorante da Lindy, furono fotografati espressamente per essere ricostruiti in teatro di posa), Now I’ll Tell non segue alla lettera le memorie di Carolyn Rothstein, pubblicate una settimana prima dell’uscita del film.
Lo scruittore Edwin J. Burke (1889-1944) si trasferì a Hollywood l’anno in cui Rothstein fu ucciso. Now I’ll Tell fu la sua unica regia, anche se collaborò al rimaneggiamento di Hello, Sister! (1933). Si fermò a Hollywood diciassette anni prima di fare ritorno sulla East Coast. In quel periodo scrisse di tutto, dai film per Shirley Temple a Bad Girl (Frank Borzage, 1931), che gli valse un Oscar. La carta vincente di Burke fu il suo buon rapporto con Spencer Tracy che, malgrado i problemi dell’attore con l’alcol, permetteva di tirarne fuori il lato migliore. Tracy umanizza la storia, differenziandola dai grandi film di gangster degli anni Trenta come Piccolo Cesare e Nemico pubblico: il personaggio interpretato da Tracy è tutt’altro che mostruoso e distruttivo. Il film svela anche gli aspetti politici e prosaici del potere descrivendo un’America in cui diventare corrotti è più facile che restare onesti.
Il film fu accolto bene a New York – dove circolavano voci sulle circostanze della morte di Rothstein – ma altrove fu un fiasco, aggiungendosi al crescente numero di mancati successi di Tracy alla Fox prima del suo passaggio alla MGM.
A lungo disponibile solo in una riedizione censurata, Now I’ll Tell è stato ora riportato alla lunghezza originale di 87 minuti.
Ehsan Khoshbakht