MARQUIS D’EON, DER SPION DER POMPADOUR
F.: Fritz Arno Wagner. In.: Fritz Kortner, Liane Haid, Alfred Gerash, Mona Maris, Karl Grauman. 35mm. L.: 2694m. D.: 118’ a 20 f/s. Bn
Scheda Film
Dopo essere stato folgorato da Chaplin, ho capito – comprensione poi divenuta convinzione – che è sempre da una precedente espressione mimica e gestuale che nasce l’espressione linguistica.
Fritz Kortner, Deutsche Kinemathek Berlin, 1970
Sin dai giorni e dalle notti di lavoro durante le riprese di Schatten so che Kortner incarna un unità rarissima. Una finezza intellettuale ed emozionale, con sottili legami tra cosciente e incosciente, che può mutare di colpo, in modo inatteso, in virilità molto aggressiva / combattiva / estroversa. Una sensibilità che contiene ricchezze di sfumature psicho-somatiche e quindi si esprime non soltanto in palpiti / spasmi ma, talvolta, anche con un pugno. Certo, nel cinema, che è di natura visuale, la forza di una delicata sensibilità è più evidente dell’intelligenza sfrenata, passionale. Ma che quest’uomo intelligente, ipersensibile, sia anche un fascio di muscoli forti che si possono tendere – fino a scagliare un pugno – mi sembra meraviglioso.
Arthur Robison, Wie ich Fritz Kortner sehe… in Heinz Ludwigg, a cura di, Fritz Kortner, Berlin 1928