L’inferno

Adolfo Padovan, Francesco Bertolini Coll. Giuseppe De Liguoro

Sog.: Dalla Prima Cantica Della “Divina Commedia” Di Dante Alighieri; F.: Emilio Roncarolo; Scgf.: Sandro Properzi, Francesco Bertolini; Mu.: Raffaele Caravaglios; Int.: Salvato­re Papa (Dante), Arturo Pirovano (Virgilio), Giuseppe De Liguoro (Farinata/Pier Delle Vigne/Conte Ugolino), Attilio Motta, Emilise Beretta, A. Milla (Lucifero); Prod.: Milano Films; Pri. Pro.: 22 Marzo 1911; 35mm. L.: 1200 M. D.: 65′ A 16 F/S.Imbibito E Virato.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“L’Inferno di Dante, con le sue immagini fantastiche, esce (…) totalmente dallo stile dei film europei dell’epoca. La sua bellez­za plastica, basata su una cultura visiva evoluta, annuncia già il fantastico delle grandi opere svedesi e tedesche, mostrando così il ruolo giocato, negli anni ’10, dal cinema italiano sulle scuole dei Paesi dell’Europa centrale”.

Henri Langlois, Cinquanta ans de cinéma italien (estratto), bro­chure della Cinémathèque frangaise, febbraio-marzo-aprile 1954

 

“Già da vari mesi alcuni produttori lungimiranti avevano imboc­cato la strada del film lungo, mettendo in cantiere opere parti­colarmente impegnative e costose, che puntavano direttamen­te al traguardo dei 1000 m. Arrivò prima la Milano Films, che aveva ereditato dalla precedente Saffi-Comerio il progetto e un gruppo di sequenze dell’Inferno: riduzione per il cinema della prima cantica del poema di Dante, realizzata da Francesco Bertolini e Adolfo Padovan con la collaborazione di Giuseppe De Liguoro. Probabilmente incoraggiati dal buon successo ottenu­to con quei primi episodi presentati e premiati (…) nel settem­bre 1909 al Concorso di Milano, i dirigenti della Casa milanese avevano fatto proseguire e completare la faticosa lavorazione, arrivando infine a un film lungo 1300 metri (si diceva che fosse costato oltre centomila Lire). A quanto pare, non ebbero esita­zioni: il film doveva essere proiettato per intero, in un unico spettacolo. La gestione del lancio pubblicitario e dei diritti per tutto il mondo vennero per tempo affidati all’ambizioso, intra­prendente napoletano Gustavo Lombardo (…). Tutto questo costoso sforzo pubblicitario rischiò all’ultimo momento di veni­re vanificato da una trovata di una casa concorrente, la Helios di Velletri, che in tre settimane e per la modica spesa di ottomi­la Lire, riuscì a realizzare un altro Inferno di 400 metri, e a farlo uscire nel gennaio 1911: utilizzando, anche materialmente, a proprio vantaggio tutto il lavoro pubblicitario di Lombardo. (…) L’incidente non riuscì però a offuscare il successo della Milano Films e di Lombardo, che programmarono per il loro Inferno anteprime a inviti, prima al regio teatro Mercadante di Napoli (il 2 marzo), e poi al Filodrammatici di Milano (il 22 marzo) e al rin­novato Moderno di Alberini a Roma (il 7 aprile). Avvenute sotto gli auspici della Società nazionale Dante Alighieri, queste proie­zioni richiamarono un pubblico d’eccezione: per la prima volta, un film riempì i quotidiani di cronache, di recensioni e di intervi­ste, quasi tutte encomiastiche. (…) Il successo dell’Inferno fu di proporzioni internazionali e assai duraturo: si ripetè in Francia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna (…)”.

Aldo Bernardini, Cinema muto italiano. Arte, divismo e mercato (1910-1914), Laterza, Bari, 1981, pp. 87-89

 

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A partire da due copie positive nitrato imbibite e virate provenienti dal BFI e da UCLA Film and Television Archive e tre controtipi bianco e nero provenienti dal Danske Filmmuseum, dalla Bulgarska Nacionalna Filmoteka e dall'Amrica Film intsitute