LA VIRGEN DE LA CARIDAD

Ramón Peón

Sog.: dal romanzo omonimo di Enrique Agüero Hidalgo. F.: Ricardo Delgado. Scen., M.: Ramón Peón. Scgf.: Ernesto Caparrós. Int.: Miguel de Santos (Yeyo), Diana V. Marde (Trina), Matilde Mauri (Ritica), Ramón Peón (Mambí), Francisco Muñoz, Guillermo de la Torre, Julio Gallo, Roberto Navarro. Prod.: B.P.P. Pictures. 35mm. D.: 71’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La Virgen de la Caridad, il cui tema a dispetto del titolo non è prettamente religioso, è basato sul romanzo breve di Enrique Agüero Hidalgo (1890- 1975) vincitore di un concorso letterario indetto dal quotidiano dell’Avana “El Mundo”. In quegli anni il regista Ramón Peón (1897-1971), l’attore e produttore Antonio Perdices (‘il Valentino cubano’) e un facoltoso cinefilo come Arturo del Barrio, avevano dato vita alla Sociedad Anónima B.P.P. Pictures (Barrio Péon Perdices Pictures).
Forte del successo ottenuto con il loro primo film El veneno de un beso (1929), anch’esso diretto da Peón, la B.P.P. Pictures decise di produrre l’adattamento cinematografico di La Virgen de la Caridad, che sarà la sua ultima impresa produttiva, ma soprattutto il film cubano più importante prodotto in epoca pre-rivoluzionaria, nonché la migliore opera della prolifica filmografia di Peón.
Nei giorni precedenti alla sua uscita al Cinema Rialto dell’Avana (l’8 settembre 1930, giorno della Virgen de la Caridad del Cobre, santa patrona di Cuba), la promozione del film occupò gran parte della carta stampata “È il primo tentativo pienamente riuscito di un film realizzato con fondi, regista, attori, direttore della fotografia e maestranze cubane. L’ambientazione è molto accurata, e il paese di campagna in cui si svolge l’azione è autenticamente cubano” scrisse J.M. Valdés- Rodríguez su “El Mundo”.
Dodicesimo titolo della carriera di Ramón Peón, a cui si devono anche sceneggiatura e montaggio, La Virgen de la Caridad è pienamente all’altezza di altri film coevi prodotti in America Latina. Con le sue didascalie in spagnolo e in inglese (realizzate per tentare di distribuirlo negli Stati Uniti), la presenza di momenti umoristici affidati ad alcuni personaggi secondari ben delineati, un certo ‘candore’ delle interpretazioni, La Virgen de la Caridad conserva ancora, nonostante il passare degli anni, il fascino dell’autenticità. È un classico, un’opera imprescindibile per chi decida di intraprendere un viaggio nel cinema cubano e latino-americano.

Luciano Castillo

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