La Terreur En Russie
Prod.: Pathé; 35mm. L.: 142 M. D.: 8′ A 16 F/S. Bn.
Scheda Film
Dieci anni dopo, Charles Chaplin, forse per cortesia, gli regalava una fotografia con la dedica “To the one and only Max / the Professor / From his Di[s]ciple / Charlie Chaplin / May 12th 1917”.
Nel 1907, accanto al suo impegno al Théatre des Variétés, Max Linder appare in quindici film Pathé, interpretando ancora vari personaggi: Pulcinella in una féerie, il ruolo del rivale in Drame à Seville, un militare e – già completamente Max – perfetta eleganza e calamità sotto un cappello a cilindro, in Débuts d’un patineur. Ancora non è la superstar dei primi anni Dieci, non è famoso, ma a tratti il raggiante personaggio cinematografico di Max fa già scintille. Nessuno, tranne Max Linder, amante in fuga travestito da donna nelle Péripéties d’un amant, coglierebbe l’occasione per dispiegare – con vero piacere – una civetteria così autenticamente femminile. Max mon amour.
Già dalla prima inquadratura non ci sono dubbi sul fatto che un film sia Pathé o Gaumont. Inconfondibile la composizione delle inquadrature Pathé, che sono concepite con un raffinato gusto pittorico, inconfondibile il ritmo e la vivacità irresistibile dei film Gaumont. Non soltanto queste due case di produzione erano all’epoca le numero uno e due del mercato, ma, a cento anni di distanza, continuano ancora ad esistere. Fa bene al cinema e a noi, amanti del passato e del presente del cinema, sapere che queste due case di produzione esistano sempre con le loro vicende che risalgono al 1895. Si prendono cura del loro prezioso patrimonio e continuano a produrre film, tra i quali ricordiamo, nel 2006 Volvere The Queen.
Mariann Lewinsky