LA COQUILLE ET LE CLERGYMAN

Germaine Dulac

Scen.: Antonin Artaud; F.: Paul Guichard; Ass. R.: Louis Ronjat; Int.: Alexander Allin (il prete), Genica Athanasiou (la ragazza), Lucien Bataille (l’ufficiale); Prod.: Germaine Dulac 35mm. L.: 816 m. D.: 40’ a 18 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Alla prima proiezione pubblica del 9 febbraio 1928, questo film, basato su una sceneggiatura del poeta surrealista Antonin Artaud, fu oggetto di un’aspra e vivace polemica, che a lungo venne ripresa per screditare la Dulac. Mentre alcuni lo consideravano un travisamento del testo di Artaud, il film può anche essere riletto alla luce della concezione che la Dulac aveva del cinema come studio sul ritmo; infatti, per descrivere il film, scrive: “tutti i miei sforzi sono stati dedicati a ricercare i punti armonici dell’azione descritta nel testo di Artaud, e a collegarli con i ritmi più adatti. (…) Esistono due tipi di ritmo: il ritmo dell’immagine e il ritmo delle immagini. Ciò significa che un gesto dovrebbe avere una durata corrispondente al valore armonico della sua espressione, e al ritmo che lo precede e lo segue: il ritmo nell’immagine. Poi c’è il ritmo delle immagini: un accordo di diverse armonie. Posso dire che nessuna delle immagini del film è casuale (…) gli effetti per me erano meno importanti del tempo, del ritmo e dell’orchestrazione visiva, di cui erano solo uno degli elementi”. La versione qui presentata è stata recentemente restaurata dal Nederlands Filmmuseum a partire da quattro diverse copie 35mm.

Tami Williams

 

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