LA BRIÈRE

Léon Poirier

S.: dal romanzo omonimo di Alphonse de Chateaubriand. F.: Georges Specht. In.: José Davert (Aoustin), Armand Tallier, Laurence Myrga, Thomy Bourdelle, Eugénie Nau, Jeanne Marie-Laurent.
35mm. L.: 2167 m. D.: 105′ a 18 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Poirer ha colto il modo esatto di rendere gli spazi d’erba umida, di onde trasparenti o melmose, gli orizzonti piatti, i sentieri fronzuti, i grovigli liquidi percorsi da barche solitarie. Dall’inizio alla fine, questo film trascorre un’esistenza acquatica, lenta, sorniona. Il regista ha capito che questo paesaggio, che non si lascia svelare, doveva essere conservato nel suo segreto e, come i suoi ispiratori svedesi, ne ha liberato gli aspetti da sogno, una fantasticheria indefinibile e speciale sulle distese d’acqua solo apparentemente tranquille. L’apparizione di Aoustin, l’eroe dell’avventura, fece sensazione per l’accordo tra la il suo aspetto e i luoghi – il rude Aoustin, un attore oscuro, nodoso come un albero.

Henri Fescourt, La foi et les montagnes, Paris, Paul Montel, 1959

Copia proveniente da

Copia preservata nel 1980 e restaurata nel 1982, con didascalie rifatte