Kœnigsmark
Scen.: Léonce Perret, René Champigny, Dal Romanzo Di Pierre Benoît; F.: Jacques Bizeuil, Gustave Preiss; Scgf.: Georges Jacouty, Pierre Becker; Cost.: Boué Sœurs, Léon Bakst; Ass.R.: Henri Ménessier, Joseph Coenen; Int.: K. Heyl (Stephen Ii, Re Di Mégranie), Huguette Duflos (Principessa Aurore Tuméme), Henry Houry (Granduca Rodolphe De Lautenbourg), E. De Romero (Principe Tuméme), Marcya Capri (Contessa Mélusine De Graffenfried), Georges Vaultier (Duca Frédérick De Lautenbourg), André Liabel (Barone De Boose), P. Vermoyal (Cyrus Beck), Jean Fleury (Principe Joachim), Clara Tambour (M.Lle Totoche), Jacque Catelain (Raoul Vignerte), Jean Aymé (Conte De Marçais); Prod.: Films Radia; 35mm. L.: 4053 M. D.: 178’ A 20 F/S. Imbibito, Au Pochoir
Scheda Film
Kœnigsmark è riassunto in maniera piuttosto piatta da una critica apparsa su “Le Cinéopse” del dicembre 1923: “Due innamorati simpatici, un pericolo che incombe tragicamente, la ricerca di un mistero, personaggi netti con caratteri ben tracciati, azione, movimento, gusto per il pittoresco, lusso, eleganza, paesaggi meravigliosi”. Il film si segue con piacere ed interesse, come hanno constatato tutti i commentatori: “Una lunga successione di tableaux meravigliosi, di momenti clou trattati ognuno con una conoscenza approfondita di tutte le possibilità tecniche, con un senso forse più artistico che drammatico”, scrive in particolare Robert Trévise su “Ciné pour tous” del 1o dicembre 1923. Mi sembra che Trévise, con le parole “più artistico che drammatico”, abbia reso molto bene la sensazione che ho provato, quella di trovarmi davanti più a un bel libro di immagini che a un dramma. E il motivo è probabilmente confermato da numerosi resoconti dell’epoca: Kœnigsmark era stato concepito per conquistare un successo di pubblico sia in Francia che all’estero, dove per l’estero si intende soprattutto l’America.
Henri Bousquet, in Léonce Perret, a cura di Bernard Bastide e Jean A. Gili, Paris/Bologna 2003