Joriku Dai-ippo
T. int.: First Steps Ashore [Primi passi sulla terraferma]. Scen.: Komatsu Kitamura. F.: Bunjiro Mizutani. Mu.: Tetsuo Takashina. Su.: Haruo Tsuchihashi, Tetsuo Tsuchihashi. Int.: Yaeko Mizutani (la donna al porto), Joji Oka (Tasaka, il fuochista), Shinyo Nara (Sho, il borghese), Ureo Egawa (Shige), Reikichi Kawamura (Nozawar, lo steward), Choko Iida (Ochiyo, la governante), Mitsuko Yoshikawa (la signora del bar), Ranko Sawa (l’amante di Sho), Shintaro Takiguchi (Tomura, il magazziniere), Sotaro Okada (il detective). Prod.: Shochiku (Kamata) 35mm. D.: 88’ a 24 f/s. Bn.
Scheda Film
Benché poco noto in Occidente, Yasujiro Shimazu è una figura fondamentale del cinema giapponese d’anteguerra e un pioniere del gendai-geki (film d’ambientazione moderna). Negli anni Venti, quando lavorava negli studi cinematografici Shochiku di Tokyo, grazie all’incoraggiamento del direttore della compagnia Shiro Kido, Shimazu decise di girare commedie leggere d’ambientazione contemporanea come Chichi [Padre, 1923] e Nichiyobi [Domenica, 1924]. Questi film prefiguravano lo shomin-geki, il dramma della gente comune che divenne la specialità della Shochiku e nel quale si cimentarono con brillanti risultati registi quali Yasujiro Ozu, Mikio Naruse e Keisuke Kinoshita.
Storia di un marinaio che salva una donna dal suicidio per poi innamorarsene, Primi passi sulla terraferma fu il secondo film sonoro della Shochiku e il primo di Shimazu. Rifacimento del muto di Josef von Sternberg I dannati dell’oceano (1928) – considerato da “Kinema Junpo” il miglior film straniero distribuito in Giappone nel 1929 -, era ambientato nel porto della cosmopolita Yokohama. Il film di Sternberg era già stato adattato per il teatro shinpa nel 1931. Il testo teatrale e la sceneggiatura cinematografica sono opera di Komatsu Kitamura ed entrambe le versioni erano interpretate dall’attrice Yaeko Mizutani. Come osserva Mitsuyo Wada-Marciano, “Nel processo di adattamento del film dal muto al sonoro […] il cineasta non si limitò ad aggiungere il dialogo, ma usò anche l’influenza del teatro shinpa – evidentissima nella recitazione e nella dizione di Yaeko Mizutani – per ‘nipponizzare’ la sceneggiatura”. Il film fu sesto nella classifica di “Kinema Junpo” dei dieci migliori film di quell’anno.
Shimazu lavorò assiduamente alla Shochiku e poi alla Toho fino al 1945, anno della sua morte. Tra i suoi film sonori successivi si contano adattamenti da opere letterarie come Okoto to Sasuke [Okoto e Sasuke, 1935], tratto da un romanzo di Junichiro Tanizaki, e drammi realistici quali Tonari no Yae-chan [La nostra vicina Miss Yae, 1934] e Ani to sono imoto [Un fratello e la sua giovane sorella, 1939]. Malgrado la morte prematura, Shimazu esercitò un’influenza fondamentale sul cinema giapponese del dopoguerra (Heinosuke Gosho, Yuzo Kawashima, Keisuke Kinoshita, Senkichi Taniguchi, Shiro Toyoda e Kozaburo Yoshimura furono suoi assistenti) e svolse un ruolo centrale nello sviluppo di un genere essenziale del cinema d’autore giapponese.