GOING HOLLYWOOD
Scheda Film
(...) In questo periodo Walsh dirige il suo primo musical, Going Hollywood (La strada per Hollywood). L’incarico gli viene affidato da William Randolph Hearst in persona, e Marion Davies è naturalmente la protagonista. Il film è basato su una spiritosa sceneggiatura di Donald Ogden Stewart, già attore e commediografo, brillante collaboratore (in particolare) di Cukor. La storia riguarda una maestrina francese la quale segue nella capitale del cinema il suo idolo canoro (Bing Crosby, allora all’inizio della scalata al successo) e riesce a sfondare come attrice, non senza aver spodestato dal cuore del cantante la precedente fiamma (Fifi D’Orsay). L’elemento musicale della vicenda è padroneggiato con disinvoltura. Walsh filma con souplesse scene vaste come piazze d’armi (gli Studi sono quelli della Metro), in cui squadroni di ballerine compiono evoluzioni ora di geometrica simmetria ora di gusto bizzarro, stile Busby Berkeley (i coreografi sono Albertina Rasch, moglie di Dimitri Tiomkin, e George Cunningham). Una delle sei canzoni del film, Temptation (cinque sono di due grandi firme di Tin Pan Alley, Nacio Herb Brown e Arthur Freed) diventa un hit. A girare Going Hollywood tutta la troupe si diverte: la lavorazione dura sei mesi per le continue interruzioni dovute a giochi, scherzi, numeri estemporanei sul set.
E. Comuzio, Raoul Walsh, Firenze, La nuova Italia, 1982