FRECCIA D’ORO

Corrado D’Errico e Piero Ballerini

R.: Corrado D’Errico e Piero Ballerini. S. e Sc.: Piero Ballerini. F.: Carlo Montuori e Piero Pupilli. Scgrf.: Gastone Medin. Mu.: Paolo Salviucci. M.: Giorgio C.Simonelli. In.: Luisa Ferida (la figlia di Sonia), Emma Baron (Sonia), Luigi Pavese (l’ambasciatore), Giorgio Piamonti (l’avventuriero), Guido Barbarisi (Weitzmuller), Maurizio D’Ancora (Ted), Adele Garavaglia (la madre), Luigi Pavese (l’ambasciatore), Giorgio Piamonti (l’avventuriero), Giovanni Bellini, Ernesto Calindri, Doris Duranti, il cane Struppko. P.: Colosseum Film. L.: 1687 m., D.: 60’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Dal negativo originale – scena e colonna – conservato negli archivi della Cineteca Nazionale, riprende vita questo curioso esperimento di cinema drammatico d’azione, realizzato – in piena epoca di commedia e di telefoni bianchi – con evidente povertà di mezzi ma con altrettanta originalità e ambizioni espressive da un cineasta “anomalo” come D’Errico. Da segnalare la bellissima fotografia in bianco e nero di Montuori e Pupilli”.

Mario Musumeci

Sul rapido Freccia d’oro salgono alcuni malviventi, intenzionati a rapinare i gioielli dei viaggiatori di lusso. Quando già sono nel vagone dei valori giunge la notizia che è crollato un ponte. La presenza dei malviventi rende impossibile, per i passeggeri – avvertiti via radio della catastrofe -, raggiungere il macchinista per fargli fermare il treno. Poco prima del ponte, tuttavia, egli fermerà ugualmente il convoglio, salvando i passeggeri e consentendo l’arresto dei banditi: ha infatti visto nella notte una grande croce luminosa. Si è trattato di un fenomeno ottico: un crocifisso, regalatogli dalla madre, è finito fra i fari del treno. Tuttavia l’evento resta miracoloso..

“Corrado D’Errico e Piero Ballerini hanno diretto questo film con bella sicurezza e una lodevole ricerca di stile veramente cinematografico; e se Freccia d’oro ha qualche difetto (soverchia spezzettatura nel racconto, inutile abbondanza nei particolari) ha invece una grande qualità: quella di essere cinematografo, null’altro che cinematografo. Dal principio alla fine, questo film si vale della parola come di qualcosa che serve a completare l’azione, non a narrarla, e l’ambiente è disegnato a poco a poco con una evidenza che procura un piacere speciale allo spettatore […].

Ciò che meno soddisfa, in questo film, è l’interpretazione, sebbene gli attori dimostrino un certo talento, nessuno di essi è uscito da una scialba correttezza che troppo sa di scolastico […]”.

Guglielmina Setti, Il Lavoro, 24. 3. 1936

 

Restauro realizzato da

Restauro del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale