ESA PAREJA FELIZ

Juan Antonio Bardem, Luis García Berlanga

Scen.: Juan Antonio Bardem, Luis García Berlanga. F.: Willy Golberger. M.: Pepita Orduna. Scgf.: Bernardo Ballester, Francisco Pina y López. Mus.: Jesús García Leoz. Int.: Fernando Fernán Gómez (Juan Granados Muñoz), Elvira Quintillá (Carmen González Fuentes), Félix Fernández (Rafa), José Luis Ozores (Luis), Fernando Aguirre (Organizzatore), Manuel Arbó (Esteban), Matilde Muñoz Sampedro (Amparo), Antonio García Quijada (Manolo). Prod.: Altamira Ind. Cinematográfica. DCP. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Fin dall’inizio della sua carriera Berlanga sviluppò uno stile tagliente, satirico. Esa pareja feliz era di fatto un film estremamente personale, che trattava di povertà e crisi economica nella Spagna degli anni Cinquanta ed era in significativo contrasto con i film spagnoli tradizionali dell’epoca, che trattavano solo di tematiche patriottiche, religiose o ‘folkloristiche’. Il vero genio di Berlanga si manifestò nella presa in giro di alcuni aspetti del mondo politico e sociale spagnolo, e la satira isterica con cui rappresentò certe manie nazionali non attirarono a lui e ai suoi film le simpatie del regime franchista. Il critico cinematografico spagnolo Vicente Molina-Foix ritiene che sia Bardem che Berlanga debbano molto al neorealismo italiano di Rossellini e Zavattini, dato che iniziarono a girare le loro sceneggiature in base alle loro personali idee del realismo spagnolo nella Spagna culturalmente impoverita dei primi anni Cinquanta. Berlanga riconosce queste influenze, così come quella del regista francese Jacques Becker.

Ronald Schwartz, Spanish Film Directors (1950-1985): 21 Profiles, The Scarecrow Press, Inc., Metuchen-London 1986

Io e Juan Antonio Bardem abbiamo fatto questo film a partire da due grandi illuminazioni: una di derivazione teatrale, il sainete alla Arniches, e l’altra un film di Becker che ci aveva molto impressionati, Amore e fortuna (Antoine et Antoinette). Ma in realtà la maggior parte del cinema che vedevamo allora era quello americano. Ho ammirato molto Capra. Se c’è qualcosa di capriano nel film, è più merito mio che di Bardem, che invece non è stato mai un fan della commedia americana. Credo che non gli piacesse molto quell’anarchismo di destra che in definitiva sovrintende il mondo di Capra. […] Il novanta per cento dei critici pensa che l’amarezza entri nel mio cinema grazie a Rafael Azcona. Mi fa piacere che qualcuno intraveda questo senso di amarezza anche in Esa pareja feliz, amarezza che del resto è un’eredità atavica che accompagna tutti noi spagnoli. […] Prima di iniziare le riprese del film assistemmo a un ciclo settimanale di proiezioni di film italiani alla quale partecipò Cesare Zavattini, la cui personalità cii affascinò molto. Indubbiamente il neorealismo ha avuto un’influenza su di noi.

Luis García Berlanga in Juan Hernández Les e Manuel Hidalgo (a cura di), El último austro-húngaro: conversaciones con Berlanga, Editorial Analgama, Barcellona 1981

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Restaurato in 2K nel 2021 da Filmoteca Española, a partire da una copia originale 35mm conservata presso Centro de Conservación y Restauración di Filmoteca Española