East Side, West Side

Allan Dwan

Sog.: dal romanzo omonimo di Felix Riesenberg. Scen.: Allan Dwan. F.: George Webber. Int.: George O’Brien (John Breen), Virginia Valli (Becka Lipvitch), J. Farrell MacDonald (Pug Malone), Dore Davidson (Channon Lipvitch), Sonia Nodalsky (Mrs. Lipvitch), June Collyer (Josephine), John Miltern (Gerrit Rantoul). Prod.: Fox Film Corporation. Pri. pro.: 9 ottobre 1927. 35mm. L.: 2493 m. D.: 91′ a 24 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dwan trascorse gran parte degli anni Venti a New York (e dintorni), dove poteva sottrarsi all’influenza sempre più nociva dei produttori della West Coast. East Side, West Side, uscito nel 1927, fu l’ultimo dei suoi film newyorkesi: non si potrebbe immaginare una lettera d’addio più eloquente e affettuosa. Come suggerito dal titolo, il film si incentra sulla duplice natura di Manhattan, che nel Lower East Side ospita la popolazione di immigrati irlandesi ed ebrei e nell’Upper West Side è sede dell’élite costituita da uomini d’affari e banchieri protestanti. George O’Brien, reduce da Aurora di Murnau, è un giovane di umili origini che vive una rinascita simbolica quando il barcone sull’East River su cui è cresciuto affonda portando con sé la madre e il padre adottivo e costringendolo a raggiungere la metropoli a nuoto. Inizialmente il ragazzo viene accolto da una famiglia ebrea (dove la bella figlia, interpretata da Virginia Valli, mostra un’immediata simpatia nei suoi confronti); in seguito, quando il giovane è ormai diventato un pugile famoso, un distinto uomo d’affari (Holmes Herbert) si interessa misteriosamente a lui e lo invita a casa propria per permettergli di studiare architettura. O’Brien è ora attratto dalla pupilla del suo benefattore, una creatura socievole e festaiola interpretata da June Collyer. Dwan sottolinea con assoluta naturalezza la componente metaforica delle ambientazioni, accompagnando O’Brien dalle profondità degli scavi per la costruzione della metropolitana fino alla cima di un grattacielo da lui progettato. E in più, omaggio della ditta, assistiamo anche al naufragio del Titanic.

Dave Kehr

Copia proveniente da

Restaurato da MoMA – The Museum of Modern Art con il supporto di National Endowment for the Arts and The Film Foundation