DER JUNGE MEDARDUS

Mihály Kertész

R.: ihály Kertész.S.: dal dramma omonimo di Arthur Schnitzler. Sc.: Arthur Schnitzler e Mihály Kertész. F.: Gustav Ucicky, Edward von Borsody. Scgf.: Julius von Borsody, Arthur Berger. In.: Mihály Varkonyi, Anny Hornik, Maria Hegyesi, Egon von Jordan, Mary Stone, Franz Glawatsch, Julius Szoreghi, Joseph Konig, Ludwig Rethey, Karl Lamac, Agnes d’Ester, Ferdinand Onno, Michael Xantho. P.: Alexander Kolowrat per Sascha-Film. D.: 100’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Mihály Varkonyi, divenuto poi Victor Varconi, è nato in un piccolo paesino dell’Unghera chiamato Kisvard il 31 marzo del 1891. Coetaneo dei Korda e dei Curtiz, che negli anni precedenti la prima guerra mondiale cercano di dar vita ad un cinema nazionale, Mihály Varconi che ha le phisique du rôle per il cinematografo, appare spesso e sin dall’inizio come protagonista di una miriade di film che toccano tutti i generi, dalla trasposizione di opere letterarie o teatrali a commedie brillanti, da vicende avventurose a drammi passionali.

Purtroppo, la quasi totalità dei film ungheresi del muto è andata persa e sembra che oggi non esista, di tutta l’attività cinematografica in patria di Varconi […]. Tra il 1920 ed il 1921 interpreta quattro film a Berlino, in due dei quali, Jenseits von Gute und Böse e Nachtbesuch in der Northernbank, giunti anche in Italia, dimostra una eccellente propensione per i ruoli à sensation, producendosi in situazioni mozzafiato in due film di Alexander Korda, poi in Sodom und Gomorrha. Quando Sodoma e Gomorra arriva negli Stati Uniti, viene visto da Cecil B. De Mille, il quale vuole ad Hollywood il giovane attore ungherese. Nel 1924, il celebre regista ne fa il protagonista di Changing Husbands, diretto da Frank Urson sotto la sua supervisione. Il film è, come indica il titolo, una commedia degli equivoci, in cui due coppie si scambiano vicendevolmente mariti e mogli, e rientra perfettamente nel genere maliziosamente libertino, tipico del De Mille prima maniera. Varconi fu perfetto, secondo i critici, nel dare la replica all’antagonista Raymond Griffith; De Mille lo volle anche in Feet of Clay e Triumph.

Dopo l’esperienza hollywoodiana, Varconi ritorna in Europa: Korda l’ha richiamato per una allegra commedia con sua moglie e Willi Fritsch, Der Tänzer meiner Frau. Ed assieme alla Korda, Varconi appare anche in un film italiano di Amleto Palermi, girato parte in Italia e parte in Austria, intitolato L’uomo più allegro di Vienna. Subito dopo, Palermi inizia a girare assieme a Carmine Gallone Gli ultimi giorni di Pompei, una rivisitazione del celebre romanzo di Bulwer Lytton, più volte portato sullo schermo: protagonisti saranno ancora Victor Varconi e Maria Korda, cui si aggiunge lo spettrale attore tedesco dei film di Lang, Bernhard Goetzke.

È il suo momento magico: appena terminato il film ritorna di nuovo negli Stati Uniti, dove negli anni di fine muto appare continuamente in film d’ogni genere, dal gangsteristico Chicago a The Angel of Broadway, dove ritrova la sua partner favorita, Beatrice Joy. Cecil B. De Mille ne fa un ufficiale zarista in The Volga Boatman, addirittura Ponzio Pilato nel Re dei Re. A conclusione del muto è Nelson in un apprezzato film di Frank Lloyd, The Divine Lady.

Col sonoro, come molti attori non di lingua inglese, Varconi vede la sua carriera, allora all’apice, crollare verticalmente: farà dapprima qualche versione tedesca dei film americani, poi, piano piano verrà messo ai margini del cast. Ma per tutti gli anni Trenta e Quaranta il suo volto, seppure in posizione defilata e con gli inevitabili segni dell’età, continuerà ad apparire in tre o quattro film ogni anno. Victor Varconi è morto a Santa Barbara di California il 16 giugno 1976”.

(Vittorio Martinelli, Cinegrafie, VI, n.9, 1996)

 

Copia proveniente da

Restauro realizzato da

PROJECTO LUMIÈRE

Restauro realizzato con il contributo del Projecto Lumière