DARIO ARGENTO, SOUPIRS DANS UN CORRIDOR LOINTAIN

Jean-Baptiste Thoret

Scen.: Jean-Baptiste Thoret. F.: Laurent Brunet. Mus.: Jean-Baptiste Thoret. M.: Paul Gauthier, David Parra Braceli. Prod.: Aqua Alta, Les Films du Camélia, Ciné +. DCP. D.: 97’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dario Argento, soupirs dans un corridor lointain, firmato da Jean-Baptiste Thoret, alterna riflessione critica, parole, immagini del maestro al lavoro. Come sempre, nelle interviste Argento si rivela sornione e sfuggente, in equilibrio come il suo cinema tra ingenuità e consapevolezza del proprio stile, dei propri effetti, della propria condizione di manierista tardivo, celebrando al contempo la spontaneità delle proprie visioni e l’assoluta necessità narrativa ed emotiva delle proprie scelte di regia e difendendo instancabilmente il primato espressivo della caméra stylo. Il commento di Thoret, d’una densità teorica rara per questo genere di documentari, illumina le interviste offrendo il punto di vista di uno spettatore competente e appassionato e avvalendosi di sontuosi estratti. Si scoprono infine immagini allettanti di Argento sul set del suo nuovo film, Non ho sonno, che recupera allo stesso tempo le atmosfere gialle e la Torino di Profondo rosso.

Serge Chauvin, “Les Inrockuptibles”, 2001

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