[Collection de cartes postales]

Prod.: Pathé 35mm. L.: 112 m. Bn. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Mondo Perduto: il mare ha perduto le vele, i fiumi le lavandaie, i campi l’ombra degli alberi, la strada gli animali e i pedoni, gli uomini il loro vivere insieme agli animali da fattoria, gli adulti i giochi d’infanzia. Farewell Early Cinema: ben presto il cinema perderà alcune sue serie produttive caratteristiche del primo decennio. Dopo il 1910 la féerie si dissolverà nei film in costume e nei film d’animazione. Ma nel 1909 nascono ancora delle favolose féeries come l’innovativo Voyage sur Jupiter di Segundo de Chomón (vedi programma colore parte I) o il classicista Le Philtre maudit – a cui non manca neanche la scena di balletto. Le cause da annoverare per la rapida scomparsa della fonoscena, al suo apice nel 1908-1909, sono la sovrapproduzione e il crollo dei prezzi; il prezzo di vendita scende sotto ai costi di produzione, e Messter, il più importante produttore tedesco, si ritira dal mercato già nell’autunno del 1909.

La maggior parte delle fono-scene sono giunte fino a noi come film muti, senza il suono su disco. Christian Zwarg, storico musicale e collaboratore della Discografia Tedesca, si è prodigato nel trovare, per una serie di fono-scene del Filmarchiv Austria e della Deutsche Kinemathek, i rispettivi cantanti e numeri e nel reperire le registrazioni musicali per ricrearle in modo sincronizzato. Gli siamo grati per il recupero di documenti eccezionali delle Operette viennesi e berlinesi. Poter vedere e sentire Henry Bender come “Po-Po-Poliziotto” nella Schutzmannslied (“Canzone dei vigili”) cambia l’immagine che avevamo della Berlino guglielmina.

Mariann Lewinsky

 

Copia proveniente da