AU-DELÀ DES GRILLES – LE MURA DI MALAPAGA
Scen.: Cesare Zavattini, Suso Cecchi D’Amico, Alfredo Guarini (adattamento e dialoghi francesi: Jean Aurenche, Pierre Bost). F.: Louis Page. M.: Mario Serandrei. Scgf.: Piero Filippone, Luigi Gervasi. Mus.: Roman Vlad. Int.: Jean Gabin (Pierre Arrignon), Isa Miranda (Marta Manfredini), Vera Talchi (Cecchina Manfredini), Andrea Checchi (Joseph Manfredini), Robert Dalban (il marinaio della ‘Flora’), Ave Ninchi (Maria), Carlo Tamberlani (il commissario), Checco Rissone (il falsario), Renato Malavasi (il dentista). Prod.: Alfredo Guarini per Francinex, Italia Produzione. 35mm. D.: 104’. Bn.
Scheda Film
Pierre, un francese in fuga, sbarca da un cargo a Genova con un violento mal di denti. Incontra una ragazzina, Cecchina, e la madre di lei, Marta, una cameriera che gli farà dimenticare brevemente la sua condizione di fuggiasco e il crimine di cui si è macchiato.
Au-delà des grilles, in italiano Le mura di Malapaga, è un film ingiustamente dimenticato di un regista sottovalutato, René Clément. Coproduzione franco-italiana, unisce le qualità delle due scuole cinematografiche di quel periodo. C’è lo stile neorealista (ispirato probabilmente dalla sceneggiatura di Zavattini, Suso Cecchi d’Amico e Alfredo Guarini) che ci permette di scoprire Genova seguendo i passi di Jean Gabin; stile che Clément, per quanto francese, ha mutuato in particolare in Operazione Apfelkern. E c’è il realismo poetico, talvolta aspro, frutto del lavoro di adattamento e dei dialoghi di Jean Aurenche e Pierre Bost. È comunque un film cupo e adorabile, con un’Isa Miranda luminosa e un Jean Gabin fragile. Quest’ultimo è molto credibile nel ruolo del bandito sfinito che vuole credere per un istante a una nuova possibilità.
Clément, che ha appena firmato una serie di notevoli successi (come Eroi senz’armi e I maledetti), punta sui contrasti tra la strada italiana e il cargo francese, tra i marinai e i commercianti, tra la polizia e i bambini… Tra un uomo che ha perduto tutto e una donna che non si aspetta più molto dalla vita.
Au-delà des grilles sarà uno dei rari film del dopoguerra con Gabin a funzionare in Francia. Farà oltre due milioni di spettatori, e permetterà a Isa Miranda di vincere il premio per la migliore attrice al festival di Cannes del 1949 e a Clément quello per il miglior regista. La riuscita coproduzione si vedrà assegnare anche l’Oscar per il miglior film straniero nel 1951.
Edouard Waintrop