APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA
Scen., Comm.: Pier Paolo Pasolini; F.: Giorgio Pelloni, Mario Bagnato, Emore Galeassi; M.: Cleofe Conversi; Interv.: Pier Paolo Pasolini, studenti africani dell’Università di Roma “La Sapienza”; Prod.: Gian Vittorio Baldi e IDI Cinematografica, I film dell’Orso 35mm. L.: 2006 m. D.: 73’. Bn.
Scheda Film
La ricerca della forma aperta degli appunti, del “non finito”, che contamina l’annotazione diaristica con il documentario antropologico, l’ellissi poetica con il respiro narrativo, ha ispirato a Pier Paolo Pasolini alcuni affascinanti film “impuri”. Negli Appunti per un’Orestiade africana, realizzato fra il dicembre 1968 e i primi del 1970, il poeta-regista percorre l’Uganda, la Tanzania, e altre località e villaggi, immaginando di ambientare una versione moderna della tragedia eschilea nel corpo tormentato di un’Africa ancora tribale, ma che sta assumendo i primi segni della modernità. La trasformazione delle Furie – che Pasolini decide di evocare nelle forme degli alberi – in Eumenidi, adombra dunque la conversione e la pacificazione delle pulsioni ancestrali radicate nell’Africa arcaica. Per la prima volta, il regista è l’operatore di tutte le riprese originali, ma utilizza anche drammatici filmati di repertorio bellico. Rifiutato dalla Rai nel 1970, con motivi pretestuosi, il film sarebbe dovuto appartenere ad un ambizioso progetto cinematografico pasoliniano, Appunti per un poema sul Terzo mondo. È stato restaurato dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio “L’Immagine Ritrovata”, grazie ai materiali messi a disposizione dal produttore Gian Vittorio Baldi. Dai negativi 16mm scena e colonna, sono state stampate matrici di conservazione 35mm.
Roberto Chiesi – Centro Studi Pier Paolo Pasolini