A BANYA TITKA – Prima parte: Een adelijke misdadiger

Edmund Uher

R.: Edmund Uher. S.: dal romanzo omonimo di Max Pemberton. In.: Mea Melitta, Emil Fennoy, Karoly Latjthay. P.: E. Uher. L.: 2828m (complessiva), Durata complesiva: 148’ a 18 f/s (prima parte 75’)

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Eva, orfana di nobili natali, raggiunta in convento la maggiore età prende possesso delle proprie miniere, gestite fino ad allora con pugno di ferro dal proprio tutore, Rudolf. Questi, per nulla rassegnato a cedere il comando, cerca di far montare il malcontento dei minatori, vessandoli in maniera insostenibile e cercando di far ricadere la colpa sulla neoproprietaria. Nel frattempo la ragazza ha conosciuto Jura, un misterioso figuro, a metà fra l’eremita e il santone, figlio adottivo di una maga, abitatore da sempre della miniera e capo indiscusso di tutti i minatori. Fra i due nasce qualcosa e sarà proprio Jura a impedire il linciaggio della ragazza da parte dei minatori inferociti. In tal modo si guadagna l’odio di Rudolf e la qualifica di fuorilegge. In questa prima parte il film dispiega un intreccio da feuilletton di ampio respiro, fra nobili ingenue ed eroi esotici e carismatici. La vicenda scorre rapida, l’azione fluida e si avverte costante una certa suspense che tocca l’apice nella scena dell’incendio e del salvataggio rocambolesco”.

(Giacomo Manzoli)

 

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