SERVICE DES PROTHESE MAXILLO-FACIALE DU DOCTEUR PONT A LYON

D.: 167 m.

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T. it.: Italian title. T. int.: International title. T. alt.: Alternative title. Sog.: Story. Scen.: Screenplay. F.: Cinematography. M.: Editing. Scgf.: Set Design. Mus.: Music. Int.: Cast. Prod.: Production Company. L.: Length. D.: Running Time. f/s: Frames per second. Bn.: Black e White. Col.: Color. Da: Print source

Film Notes

Malati ed infermieri salutano la macchina da presa dalle finestre dell’ospedale installato in una vecchia scuola del quai Zayr. Il medico aiuta il maggiore Pont ed i suoi collaboratori si fanno riprendere nel giardino, seguiti da sette feriti che accennano un sorriso o salutano con il berretto. Poi altri quattro già operati, posano tenendo in mano la maschera di gesso fatta prima della loro operazione. Alla fine il dottor Pont esegue la posa di una protesi nasale e poi modella un orecchio artificiale.
“Erano ciechi o paralitici. Zoppicavano. Una pallottola li aveva colpiti alla spina dorsale. Aspettavano un’amputazione o erano già amputati. La guerra era finita da un pezzo. Avevano dimenticato le istruzioni, il sergente, il signor capitano, la compagnia in marcia, il cappellano militare, il genetliaco dell’imperatore, il rancio, la trincea, l’assalto. La loro pace col nemico era firmata. E già si attrezzavano a sostenere una nuova guerra: contro i dolori, le protesi, le membra storpiate, la schiena curva, le notti insonni; e contro i sani”. (Joseph Roth La ribellione 1924)

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