DIE 12. ISONZO-SCHLACHT, 1917

16mm.

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T. it.: Italian title. T. int.: International title. T. alt.: Alternative title. Sog.: Story. Scen.: Screenplay. F.: Cinematography. M.: Editing. Scgf.: Set Design. Mus.: Music. Int.: Cast. Prod.: Production Company. L.: Length. D.: Running Time. f/s: Frames per second. Bn.: Black e White. Col.: Color. Da: Print source

Film Notes

“Die 12 Isonzo-Schlacht (Germania, 1917) è un terrible documentario sulla battaglia dell’Isonzo. Ripresa dall’alto, la valle dell’Isonzo è cupa e immobile, poi di colpo si trasforma in un paesaggio lunare, ricoperta dal fumo delle esplosioni che si sucedono incessanti, l’una a pochi metri dall’altra.
Poi si scende a valle: Tolmino è distrutta, i ponti sull’Isonzo tagliati, la campagna è immersa nel fumo e nella nebbia, in mezzo ai reticolati, improvvisamente avanzano correndo un gruppo di soldati italiani con le braccia alzate in segno di resa, contrappuntati dall’ironia della didascalia: “I soldati italiani effettuano una ritirata strategica”. Sono laceri, feriti, malvestiti, ammutoliti e stravolti dal terrore. Alle spalle lasciano tonnellate di armi, trincee piene di cadaveri. Di fianco, ma nel senso opposto marciano altri soldati, uguali a loro, anch’essi destinati a morire, pochi giorni dopo, magari sul Piave.
Pochi giorni prima, un soldato italiano aveva scritto a casa, dal fronte: “Miei amati genitori, (…) Ho dato addio alla mia vita e ieri sera abbiamo attraversato il fiume Isonzo dov’era il povero Ottavino. Sono dei brutti posti che non l’avrei mai creduto diceva bene è impossibile ritornare di qui. Ma vi ripeto non pensate a me tanto non mi potete fare niente voialtri. Io mi trovi tanto dispiacente a dirvi così. Perché penso bene anche a voialtri. Basta questo”. (Gian Luca Farinelli e Nicola Mazzanti, Il cinematografo al campo, Transeuropa, 1993)

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