Day 7: Programma di venerdì 27 giugno / highlights

Scoprite gli highlight nel programma di domani!
Cinema Modernissimo – ore 19
Jonathan Glazer al festival
Gli incontri con gli ospiti del Cinema Ritrovato, che anche quest’anno rappresentano momenti irrinunciabili per tutti i cinefili, continuano con la lezione di cinema di un grande autore contemporaneo, Jonathan Glazer. Il regista britannico ha vinto l’Oscar per miglior film in lingua straniera nel 2024 con The Zone of Interest (libero adattamento dell’omonimo romanzo di Martin Amis) che ha saputo raccontare da una prospettiva inedita il dramma della Shoah, diventando un classico istantaneo. Glazer incontrerà nuovamente il pubblico domenica 29, presentando in Piazza Maggiore proprio la proiezione di The Zone of Interest.
Cinema Modernissimo – ore 11.15 | Auditorium – DAMSLab – ore 14.30, 16.50 e 18.15 | Cinema Europa – ore 17.30
Documenti e documentari
La giornata propone una vera e propria sarabanda documentaria. Tra i grandi ritratti d’autore spiccano Stanley Kubrick – The Invisible Man – per il regista Paul Joyce “il ritratto definitivo di un autentico genio del cinema” – e Merchant Ivory (presentato dal regista Stephen Soucy e in video da James Ivory), irripetibile storia di una coppia di artisti i cui film hanno raccontato la cultura britannica e indiana. Irripetibile è anche la storia del mitico The Rocky Horror Picture Show. La firma Linus O’Brien, figlio del carismatico autore del musical originale e sceneggiatore del film. La presenta in sala Peter Suschitzky, direttore della fotografia del Rocky Horror e di molti film di David Cronenberg. Al sottogenere del ‘film sul film’ (in questo caso ‘da farsi’) appartiene anche Sopralluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo, dove la macchina da presa diventa per Pasolini – protagonista di un altro documentario di giornata, Gli amici di Pier Paolo, introdotto dal regista Francesco Giuncolucci –, un taccuino per annotare le sue impressioni sui luoghi della predicazione di Cristo. A un altro fertile sottogenere, quello del filmconcerto o rockumentary, appartiene Festival, che racconta il Newport Folk Festival e immortala il famoso momento in cui Bob Dylan passò dalla chitarra acustica a quella elettrica.
Ritrovati e Restaurati
Vira decisamente al nero il ricco menù dei restauri di giornata. A partire da due polizieschi: Contro la legge di Fabio Calzavara, primo film da protagonista di Marcello Mastroianni nei panni di un piccolo trafficante di valuta, e il thriller Strongroom di Vernon Sewell, costruito come una corsa contro il tempo e uno dei titoli più notevoli della tradizione dei film britannici di serie B. In serata The Grifters, favola nerissima di Stephen Frears sul potere del denaro, feroce e irridente controcanto del sogno americano, e Ms. 45 di Abel Ferrara, “ritratto di una metropoli infernale, dove la violenza e la lussuria sono endemiche, e dove l’unica reazione sembra essere la violenza apocalittica” (Alberto Pezzotta). Da non perdere Rapt, uno dei primi film sonori realizzati in Svizzera, al centro di una lezione sul restauro sabato 28, e El inquilino, censurato dalla dittatura franchista e restituito al pubblico e alla memoria storica così come il suo creatoreosé Antonio Nieves Conde lo aveva concepito.
Cinema Jolly – ore 9 e 21.30
Cinema resistente. Edge of Darkness e Mortu Nega
Nel film sulla resistenza norvegese Edge of Darkness, la collaborazione tra due uomini di origini ebraico-russe – il regista Lewis Milestone e lo sceneggiatore Robert Rossen – produce una visione del nazismo come prepotenza sistematica praticata da una vera e propria setta di profittatori. Incarna la stessa urgenza di “intervenire e rettificare la storia, di fornire una scoperta attraverso la trasformazione”, per dirla con le parole di Fernando Solanas, l’opera rivoluzionaria di Flora Gomes, Mortu Nega.
Cinema Arlecchino – ore 14 | Piazza Maggiore – ore 21.45
Omaggio al cinema indiano: in Piazza Maggiore il restauro di Sholay
A cinquant’anni dall’uscita, presentiamo in anteprima mondiale il restauro di un cult del cinema indiano, Sholay, nella versione director’s cut, che include il finale originale e due scene eliminate. Clamoroso successo in patria (rimase il maggiore incasso per ben diciannove anni), è un epico ‘curry western’ che intreccia azione, dramma, romanticismo, comicità, tragedia, arricchito da canzoni e danze. Lo presentano Shehzad Sippy, produttore, nipote del regista Ramesh Sippy, e Shivendra Singh Dungarpur, regista, produttore e fondatore della Film Heritage Foundation, che ha realizzato il restauro in collaborazione con Sippy Films. Nel pomeriggio, in occasione della proiezione del capolavoro di Satyajit Ray Aranyer Din Ratri, a Dungarpur sarà consegnato il Premio Vittorio Boarini 2025 per l’impegno nella salvaguardia e nella diffusione del patrimonio cinematografico.
Piazzetta Pasolini – ore 19
Non solo libri… sotto le stelle: Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere e La morte di Auguste
Non solo libri di cinema. La presentazione di oggi non vede al centro un cineasta, bensì uno scrittore, Georges Simenon, i cui punti di contatto con il cinema e l’audiovisivo ne hanno fatto un autore capace di valicare i confini tra i linguaggi espressivi. Il giornalista Michele Smargiassi e lo scrittore Luca Ricci introdurranno Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere (Edizioni Cineteca di Bologna, 2025) – catalogo della mostra curata da John Simenon e Gian Luca Farinelli allestita negli spazi della Galleria Modernissimo e dedicata alla vita e all’opera dello scrittore belga – e la prima edizione italiana di La morte di Auguste (Adelphi, 2025), romanzo di Simenon originariamente pubblicato nel 1966.
Sala Mastroianni – ore 10.30 e 11.30
Donne del 1925
I due programmi della sezione Cento anni fa sono dedicati a registe donne e mettono a confronto due produzioni indipendenti molto diverse ma entrambe straordinarie e attente alle tematiche sociali: The Red Kimona, ‘morality drama’ sui pericoli della prostituzione dietro a cui ci sono la produttrice Dorothy Davenport, Adela Rogers St. Johns, giornalista e scrittrice che ha tratto il soggetto da un fatto di cronaca, e la sceneggiatrice Dorothy Arzner; c’è poi il toccante Sprechende Hände, della regista tedesca e attivista per i diritti delle donne Gertrud David, documentario su una scuola per sordociechi a cui è abbinato Le Vote des femmes, cinegiornale Gaumont su una manifestazione parigina in favore del suffragio femminile.